Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, nell’ambito di un mirato servizio finalizzato al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti, ha operato il sequestro di circa 512 chili di hashish. La Squadra Mobile ha rinvenuto la sostanza all’interno di due bancali di pellet provenienti dalla Spagna e depositati presso un magazzino in zona Prenestino. Il giorno successivo, dopo aver predisposto un servizio di appostamento presso il deposito, finalizzato ad individuare a chi fosse riconducibile la droga, sono stati identificati due uomini di 45 e 43 anni.
Il primo veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto in quanto ritenuto gravemente indiziato del reato di traffico di sostanza stupefacente in ordine all’importazione in Italia dell’ingente quantitativo di 512 chili di hashish, mentre il secondo veniva arrestato in fragranza di reato in quanto trovato in possesso, a seguito di perquisizione domiciliare, di 21,300 chili di hashish.
Sempre la Squadra Mobile, nei giorni scorsi, in zona Bufalotta Cinquina, ha tratto in arresto un uomo di 55 anni responsabile del reato di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e del reato di detenzione abusiva di armi.
L’uomo, dopo essere stato seguito e monitorato dal personale operante, è stato trovato in possesso di cocaina per un peso di circa 29 grammi, di marjuana per un peso lordo di circa 14 grammi contenuta all’interno di 25 buste termosaldate, di un fucile sovrapposto marca beretta con matricola del calciolo abrasa, di un revolver calibro 40 con relativo munizionamento pari a 14 cartucce e di una pistola Beretta calibro 7,65 con 64 munizioni.
La sostanza stupefacente è stata rinvenuta in un box auto del quale l’indagato aveva la disponibilità insieme al fucile e al revolver con le sue munizioni. Presso casa sua, invece, è stata rinvenuta la pistola Beretta cal. 7,65 e denaro contante per la somma di 6.000 euro.
La persona arrestata aveva con sé anche due telefoni cellulari dei quali uno criptato, sicuramente finalizzato ad eludere i controlli e i monitoraggi da parte delle forze dell’ordine.
Il provvedimento di fermo e i due arresti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati poi convalidati dall’Autorità Giudiziaria.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.