Sono tutti dedicati ai mille colori e alle altrettante sfaccettature di Dario Fo gli spettacoli finali della scuola di teatro Bertolt Brecht di Formia. Gli appuntamenti in programma sono fissati per il venerdì 26 aprile al Teatro Remigio Paone alle 20:00, in scena le classi dai 7 ai 9 anni e dai 10 ai 13 anni con “La signora è da buttare – digressioni su Dario Fo”, e per sabato 27 aprile al Teatro Bertolt Brecht alle 20:30 i ragazzi dai 14 ai 17 anni con “Colon, Cristobal, Colombo”
Un percorso da ottobre ad aprile sui testi, le interpretazioni e l’eredità lasciata dal grande maestro italiano a cura degli operatori Chiara Di Macco, Dilva Foddai, Marco Mastantuono e Maurizio Stammati per la scenotecnica di Marilisa D’Angiò, Alessandra Battaglia e Mariassunta Pedagna che si concluderà con gli spettacoli finali in programma il 26, 27 aprile, 4 maggio e 15 giugno.
Il 26 aprile al Teatro Remigio Paone alle ore 20:00 in scena le classi dai 7 ai 9 anni e dai 10 ai 13 anni con “La signora è da buttare – digressioni su Dario Fo”, il 27 aprile al Teatro Bertolt Brecht alle ore 20:30 i ragazzi dai 14 ai 17 anni con “Colon, Cristobal, Colombo” , il 4 maggio sempre nella sede del collettivo formiano alle ore 18:00 la dimostrazione finale della Ludobrecht (5-6 anni) con “Dario Fo spiegato ai grandi”. Si concluderanno il 15 giugno con “Mistero buffo assai” della classe adulti gli spettacoli finali della scuola di teatro che dal 1993 è ormai diventata un punto di riferimento nell’intero territorio.
«Che senso ha oggi una scuola di teatro? Il mondo corre veloce sugli schermi, effetti speciali, 3D, 30 giga… Eppure declinare in cento modi diversi “ti amo” dà ancora emozione, sognare, scrivere e vivere l’avventura della rappresentazione mette i brividi, sentirsi protagonisti di qualcosa che prima non c’era e dopo non ci sarà fa venire le vertigini. E poi nella scuola di teatro si creano legami veri come quelli tra fratelli, perché si suda insieme, si corre insieme, si sogna insieme, si sbaglia insieme. Insomma la scuola di teatro più di ieri è necessaria per scoprire la propria anima di quanti colori é composta», afferma il direttore artistico Maurizio Stammati.