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“L’area a Nord di Aprilia avrà il vincolo di campagna romana”, il sì del Consiglio Comunale senza l’opposizione

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“Un provvedimento che tutela il paesaggio, la storia e lo sviluppo sostenibile del territorio”. La maggioranza Principi con 14 voti a favore espressi in consiglio comunale e l’astensione dell’opposizione, approva il provvedimento che avvia l’iter per l’apposizione del vincolo nell’area nord di Aprilia, includendo i quartieri tra Vallelata e La Gogna, area storicamente riconoscibile come Campagna Romana.

In aula l’assessore all’urbanistica Roberto Boi ha illustrato i dettagli del provvedimento, che include due diverse aree per un’estensione territoriale di 2200 ettari. Riconoscere quell’area come Campagna Romana permetterà di bloccare la realizzazione di impianti impattanti o che possano deturpare la bellezza di un paesaggio non antropizzato, pur senza penalizzare cittadini e aziende agricole.

“Quest’atto – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica – rappresenta una pietra miliare per la conservazione del territorio da tramandare ai posteri, uno strumento unico a nostra disposizione per fermare la realizzazione di impianti impattanti senza penalizzare i cittadini. Non si tratta di un progetto teso a penalizzare qualcuno, ma a difendere ciò che di buono il territorio ha da offrire, un regalo alla collettività. Esistono sul nostro territorio delle aree di rilevante valore paesaggistico, dove l’assenza di edificazione, la bellezza del paesaggio, la sua morfologia, ci permette di introdurre un vicolo ambientale e integrale”.

Nelle aree agricole incluse nel perimetro e dove già in assenza dei requisiti (lotto minimo di 3 ettari e possibilità edificatorie garantite ai coltivatori diretti), non è possibile costruire, l’istituzione del vincolo chiederà una maggiore attenzione a chi vorrà realizzare nuove attività artigianali e industriali, creando un argine ai progetti impattanti per il territorio. Non trattandosi di un vincolo di inedificabilità assoluta, saranno garantite le attività agricole. Bocciato l’emendamento proposto dall’opposizione, che includeva sei nuclei inclusi nella variante di recupero, quindi non assimilabili a Campagna Romana e che rischia di compromettere l’iter procedurale sottoposto alla Soprintendenza e alla Regione Lazio. 

“Il vincolo per il quale avviamo l’iter – conclude l’assessore Roberto Boi – ci permetterà di mantenere integra quella parte di territorio ancora non compromessa, un paesaggio di rilevante valore. Un regalo per la città e per i posteri, che potranno beneficiare di una programmazione in grado di imporre finalmente regole chiare e uno sviluppo sostenibile del territorio. Per garantire una tutela reale al territorio, era necessario procedere subito con l’avvio dell’iter”.

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