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L’assessore regionale Luisa Regimenti: “sofferenze e criticità negli istituti penitenziari del Lazio. Il 9 settembre tavolo in Regione.

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L’assessore regionale Luisa Regimenti interviene all’indomani della rivolta nel carcere di Velletri e a pochi giorni dal suicidio di un detenuto a Roma Rebibbia. “Sofferenze e criticità coinvolgono gli istituti penitenziari del Lazio. – commenta l’assessore – Una situazione non più sostenibile; la Regione è pronta a dare il suo contributo”. L’assessore Regimenti si è fatta, per questo, promotrice di un tavolo di lavoro che si svolgerà il prossimo 9 settembre per avviare un percorso finalizzato alla stesura di un Piano regionale aggiornato per la prevenzione del rischio suicidario negli istituti penitenziari della nostra regione. “Stiamo anche lavorando ad un bando di 500mila euro – ha sottolineato l’assessore – per garantire il reinserimento sociale dei detenuti”.

“Ritengo cruciale, a questo scopo, – evidenzia l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti Locali e all’Università della Regione  – la cooperazione tra Istituzioni: per questo mi sono fatta promotrice del tavolo di lavoro per il 9 settembre.

È il primo passo di un percorso da avviare insieme a tutti gli attori coinvolti nel sistema carcerario italiano, a partire dall’Amministrazione penitenziaria e dal Garante dei Detenuti, per preservare la salute e la sicurezza dei detenuti.

“Vogliamo, inoltre, dare concretezza a quanto stabilito dalla Costituzione sul fine rieducativo della pena: stiamo lavorando ad un bando di 500mila euro – conclude l’Assessore – per garantire il reinserimento sociale dei detenuti con misure per ampliare il diritto allo studio, per rafforzare il diritto alle cure e all’assistenza sanitaria, l’effettivo esercizio del diritto al lavoro e alla formazione professionale. Altri progetti stanno arrivando dagli altri assessorati che ringrazio per la collaborazione avviata attraverso il tavolo interassessorile dello scorso febbraio. Un sistema carcerario che non dà speranze è una sconfitta per tutti: è una sofferenza per la democrazia, per la società, per la giustizia, che diviene meno credibile”.

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