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LATINA – Anziana muore in casa e resta sul letto per 5 giorni, “Servizi sociali da potenziare”

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Muore in casa e resta sul letto per 5 giorni a causa di alcuni ritardi nella sepoltura. E’ accaduto a Latina: il figlio della donna deceduta aveva chiesto aiuto al Comune perché – rimasto senza lavoro – non poteva provvedere né al funerale né alla conseguente sepoltura. Una procedura prevista dal Comune di Latina che però ad un certo punto si è arenata. L’assessore al Welfare Patrizia Ciccarelli ha espresso rammarico per l’accaduto ed ora ha avviato una verifica per capire cosa sia andato storto.

Le precisazioni del Comune di Latina

In merito ai ritardi nell’avvio delle procedure per la sepoltura della salma della disabile assistita dai Servizi Sociali deceduta venerdì scorso presso la sua abitazione, si precisa che l’Assessora al Welfare Patrizia Ciccarelli, nell’esprimere il proprio rammarico per quanto avvenuto, ha immediatamente richiesto ai Servizi competenti un resoconto scritto per verificare l’esatta dinamica dei fatti e analizzare eventuali responsabilità.

«Questa vicenda ci conferma – afferma Ciccarelli – che è prioritario ed urgente riflettere sulla necessità di riorganizzare i servizi socio-sanitari perché siano in grado di affrontare anche situazioni complesse come questa che si è creata alla vigilia di un fine settimana e con una salma di dimensioni tali da richiedere una bara fuori misura che al momento in cui serviva non era disponibile».

I Servizi Sociali comunali si attengono a procedure istruttorie che hanno tempi non sempre compatibili con l’immediatezza di risposta che alcune situazioni richiedono. L’emergenza, così come una morte improvvisa, richiede un altro tipo di intervento che attiene al Servizio di Igiene e Sanità, al medico legale ed anche ai Servizi Sociali nel caso sia necessario sostituirsi ai familiari. Per questo è stato attivato il Servizio di Pronto Intervento Sociale, per garantire anche nei giorni di chiusura degli uffici pubblici la possibilità di essere orientati e sostenuti. «Occorre che il Pronto Intervento Sociale – aggiunge l’Assessora – venga al più presto potenziato per garantire 24 ore su 24 un ascolto professionale e l’attivazione delle prestazioni e dell’assistenza necessarie caso per caso. Purtroppo, per quanto ci sforziamo di divulgare il numero verde 800212999, non sempre il cittadino è a conoscenza di tale opportunità sul nostro territorio».

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