Venerdì 6 Aprile alle 20.30, a sei anni dalla sua scomparsa si ricorda Salvatore Ferraro, il volto del teatro di Latina. L’appuntamento è presso il teatro San Francesco in via dei Cappuccini. In scena l’improvvisata compagnia con lo spettacolo “Ospedale degli infermi scalzi, Stanza 327”, la regia è di Enzo Volpicelli. L’ingresso è libero.
Tutti in città lo conoscevano, anche chi a teatro, in venticinque anni c’è stato una sola volta, Salvatore è sempre stato là, dal giorno dell’inaugurazione della casa della cultura, era lui che ti accompagnava nei camerini, che apriva i magazzini, che ti aiutava a sistemare le scene, ed era sempre lui a fare gli onori di casa nelle serate di Gala, con quel sorriso sincero e la sua aria rassicurante. Purtroppo però, Salvatore Ferraro, nel sesto anniversario della sua scomparsa, falciato da un male che non perdona, non sarà ricordato in quel teatro che considerava la sua casa ma al Teatro San Francesco in via dei cappuccini a Latina. L’organizzatore della serata Sergio Garritano, che ha anche ereditato tutti i segreti del mestiere di Salvatore, ha coinvolto nell’impresa i colleghi di lavoro, gli amici di sempre, i compagni di una vita e l’Improvvisata Compagnia “ con la Fita e le varie compagnie di Latina abbiamo condiviso dei momenti indimenticabili – ha precisato Garritano – in questi anni in tanti si sono cimentati per ricordare Salvatore, quest’anno è stata la volta di Enzo Volpicelli e la sua compagnia”. La commedia scelta fa ridere affrontando temi attualissimi e scottanti, primo tra tutti la malasanità, “Ospedale degli infermi scalzi, Stanza 327” racconta della difficile convivenza di tre degenti con tre patologie diverse che sono ricoverati nella stessa camera per l’annosa penuria di posti letto. “Ospedale degli infermi scalzi, Stanza 327” è una commedia in due atti di Domenico e Massimo Canzano ed è interpretata per l’occasione dall’ Improvvisata Compagnia con la regia Vincenzo Volpicelli. “L’ingresso è libero perché il nostro obiettivo è sempre lo stesso, avvicinare tutti allo straordinario mondo del teatro con la speranza di ritornare presto a casa” – ha aggiunto Sergio Garritano.