Le ansie della maternità raccontate in una divertente commedia che andrà in scena a Latina presso il Teatro Opera Prima. L’appuntamento è per venerdì 17 marzo alle 21 con lo spettacolo “Doce attesa per chi?”. Sul palco Giada Prandi e Cristiana Vaccaro.
Bianca è una trentenne precaria nel lavoro e nell’amore. Ha un contratto “a progetto” ma progetta di avere un contratto; sogna il marito ideale, ma è innamorata di un “cervello prossimo alla fuga”… E allora, cosa accade se inizia a desiderare un figlio ed una famiglia? Nasce in Bianca una vera e propria diatriba fra la testa e la pancia, un confronto spietato e surreale fra la sua parte più razionale e positiva e quella più istintiva e cinica.
Questa è una breve trama di quanto vedremo venerdì 17 marzo alle ore 21 presso Opera Prima Teatro, che ospiterà la commedia brillante “DOLCE ATTESA per chi?”, scritta da Betta Cianchini e interpretata da Giada Prandi e Cristiana Vaccaro, dirette da Marco Maltauro.
Lo spettacolo è inserito nel cartellone della X edizione della rassegna “Emergenze e Dintorni della scena” organizzata dall’Associazione culturale Opera Prima con la direzione artistica di Agnese Chiara D’Apuzzo e Zahira Silvestri in collaborazione con ATCL, MIBACT, e Regione Lazio per la Cultura.
Lo pièce della Cianchini, arrivata alla sua terza stagione di repliche, indaga con ironia e sarcasmo, la condizione di tante giovani donne che oggi vorrebbero intraprendere il percorso della maternità, percorso spesso tortuoso, fatto di difficoltà che si incontrano non solo dopo il parto, ma fin dall’inizio, quando si comincia anche solo ad ipotizzare la così detta “dolce attesa”. Lo spettacolo si snoda tra una serie di interrogativi quotidiani da cui scaturiscono risate amare e considerazioni sulla vita di una donna alle prese con le sue paure e le incertezze. Si può fare un bambino con un compagno ricercatore precario che medita l’espatrio? Meglio rimanere o no? Cosa fare se non si hanno dei nonni a disposizione? Come conciliare il desiderio di maternità con il lavoro? Ironia certo, ma con una buona dose di spunti di riflessione su una realtà tutta italiana. Non manca poi la follia delle “mission impossible” per accedere ad analisi mediche durante la gravidanza… perché non parlarne? Nello spettacolo sarà infatti inserita la registrazione di una reale telefonata all’ospedale per tentare di fissare un appuntamento e riuscire a fare un’amniocentesi.
Il progetto nasce sulla scia del grande riscontro dello spettacolo “Post Partum” dove la stessa autrice Betta Cianchini trattava il tema della depressione post gravidanza conosciuta anche come maternity blues. “La mole di messaggi e testimonianze di donne (e non solo) che hanno raccontato le loro tragicomiche avventure mi hanno dato lo spunto per studiare e nel mio caso anche ricordare, cosa avviene prima del grande giorno!” – spiega l’autrice.
E forse anche questo spettacolo sarà da spunto per la produzione di un nuovo copione visto che anche il pubblico verrà coinvolto con un questionario (anonimo e facoltativo) intitolato “Figlio sì/ figlio no” per raccogliere le testimonianze delle donne e degli uomini presenti in sala. Tutto questo al fine di rivelare un interessante spaccato sulle ansie e le paure che assalgono i potenziali genitori. L’obiettivo è creare un nuovo format teatrale che preveda l’interazione diretta con il pubblico per quanto riguarda alcune tematiche a sfondo sociale.
“DOLCE ATTESA per chi?”, in un atto unico di 80 minuti, racconterà uno spaccato crudo, reale e poco conciliante che, grazie a un’ironia molto femminile, farà riflettere su tematiche alle quali non potranno sottrarsi neppure i futuri padri.
Le musiche originali sono di Stefano Switala; light designer Luca Carnevale; scene Tiziana Liberotti, costumi Chiara Paramatti, assistente alla regia Francesca Blancato. Produzione Aut-Out.
Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro.