Sabato 14 alle ore 21 e domenica 15 gennaio alle ore 17,30 Opera Prima Teatro apre le porte a due interessanti proposte inserite nell’ambito della X edizione della rassegna “Emergenze e Dintorni della scena” organizzata in collaborazione con ATCL, MIBACT, e Regione Lazio per la Cultura.
Il primo appuntamento è con l’eclettico Elvis Cobalto e il suo “Bisognerebbe avere almeno un neo per definirsi neomelodico”. Cobalto è stato definito dalla critica “gorgheggiatore impenitente, strimpellatore empirico, fraseggiatore postdadaista, improvvisatore del quotidiano”. La passione per la musica, una musica “fatta in casa”, da autodidatta, nasce quando all’età di un anno riceve il suo primo bongo. Fin da subito impara a sperimentare le possibilità del ritmo e mostra interesse per qualsiasi oggetto possa produrre suoni, compresa la voce stessa: egli scrive con la voce e, come inevitabile conseguenza, fa suonare le parole. E il suo motto diventa: “Ogni cosa genera musica. Ogni persona, anche se inconsapevolmente, è musicista”.
Tiziana Brusio, di “Music Magma”, scrive a proposito di Cobalto: “Da anni traviato dalla poetica jannacciana, non nasconde altre influenze sonore che spaziano da Paolo Conte fino a Cristina D’Avena. Riconosce l’eredità del paradigma cantautoriale classico (De Gregori, Battiato, etc.), ma nutre interesse soprattutto per i fenomeni meno istituzionali (Natalino Otto, Ugolino, Roberto “Freak” Antoni). Mostra curiosità anche verso discografie extranazionali, dal sound africano, al reggae, al jazz, fino ad abbracciare tutta la musica Rom ed alcune esperienze di musica elettronica. La musica di Cobalto vuole essere per tutti, bambini di tutte le età, vecchietti con brufoli e apparecchio ai denti. Le sue storie fondono insieme il reale con l’immaginario, il mondo oggettivo con il mondo psichico, il logico con l’assurdo. È da questa confusione che esplode il caos musicale del nonsense, caos in mezzo al quale viene ad illuminarsi una piccola strada che tutti, quando vogliono, possono percorrere: la magica via dell’ironia”.
Il pomeriggio di domenica 15 gennaio sarà invece dedicato alle famiglie con il racconto della favola più bella di sempre rivisitata in chiave onirica e felliniana. Il Teatro di Via dei Cappuccini 76 è pronto ad ospitare “Pinocchio_Fellini”, una produzione di Teatro Ragazzi della Compagnia Matutateatro, nata in coproduzione con il Teatro della Caduta di Torino trasporta la storia del burattino più famoso del mondo dentro un immaginario felliniano. In scena Andrea Zaccheo, Elena Alfonsi, Danilo Sarego, Alessandro Balestrieri e Julia Borretti, sapientemente orchestrati dalla regia di Titta Ceccano, che ha curato anche la drammaturgia. Scene e luci sono di Jessica Fabrizi.
Nella versione proposta dal Matutateatro le tappe del viaggio di formazione di Pinocchio sono scandite sia dalla musica di Nino Rota sia dal movimento di una sobria scenografia che, quasi fosse un libro, nel dipanarsi suggerisce mondi di volta in volta diversi, dalla casa di Geppetto al ventre della balena, dalla spiaggia al campo dei miracoli, dall’osteria del Gambero Rosso al Paese dei Balocchi. Un movimento semplice che nell’illusione coinvolge e travolge il pubblico e lo costringe a piegare la sua fantasia di adulto, come di bambino, a quel compromesso stupendo che è il teatro come favola.
La storia di Pinocchio è rivissuta in tutti i suoi momenti costitutivi, quasi integralmente, senza forzature né modernizzazioni e trova, proprio in questa resa classica, la propria potenza evocativa.
Lo spettacolo che si avvale di molteplici tecniche (teatro delle ombre, teatro d’attore, musica dal vivo, coreografie) stupisce e trasporta i più piccoli dal sorriso, al riso, alla paura, alla meraviglia per poi portarli a sorridere nuovamente nel ritmo folle del sogno.
Il costo del biglietto di ingresso per gli spettacoli è di 10 euro; per il “Pinocchio_Fellini” i bambini avranno diritto ad una riduzione.
Per info e prenotazioni 347.3863742 – 392.0207982 – 347.7179808 oppure muni2000@libero.it. Fb: OperaPrima Teatro