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LATINA – Perde il pin del bancomat, entra nell’ufficio postale e minaccia di morte gli impiegati.

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Perde il pin del bancomat, entra nell’ufficio postale è minaccia di morte gli impiegati. Nel primo pomeriggio di ieri, attorno alle 14.00, gli agenti della Questura di Latina sono intervenuti in Piazzale dei Bonificatori, dove era stata segnalata la presenza di una persona, in forte stato d’agitazione, che stava creando scompiglio all’interno della sede centrale delle Poste. L’uomo, un 56enne di Latina, impossibilitato a prelevare contante, ha perso la ragione, iniziando a minacciare di morte i presenti e, al loro arrivo, anche gli agenti di Polizia. Alla fine, è stato condotto in Questura e dichiarato in arresto con le accuse di resistenza e minacce aggravate a Pubblico Ufficiale e violenza privata. Ora, è ai domiciliari.

“Alle 14.00 di ieri, – si legge nella nota stampa della Questura – un equipaggio della Squadra Volante su disposizione della Sala Operativa 113 si portava in questo Piazzale dei Bonificatori presso la sede centrale delle Poste Italiane, dove veniva segnalata una persona che minacciava di morte i presenti; giunti sul posto gli operatori notavano, il soggetto, noto agli stessi, molto alterato, il quale con fare minaccioso cominciava ad inveire contro gli operanti con frasi del tipo” INFAMI, VI AMMAZZO TUTTI, QUANDO VI TROVO VI CREPO”; nonostante i tentativi degli operanti che lo invitavano a mantenere la calma, lo stesso, accentuava i comportamenti offensivi e poco collaborativi proferendo testuali parole “IO HO L’EPATITE, SE NON MI LASCIATE ANDARE MI TAGLIO, POI VI DENUNCIO”.

Lo stesso, invitato a fornire i documenti si rifiutava categoricamente, pertanto , visto anche il forte stato d’agitazione, gli operanti decidevano di condurlo in Questura, ma lo stesso opponeva ferma resistenza, iniziando a dimenarsi, provando più volte a colpire i poliziotti.  Con no poca difficoltà riuscivano a condurlo in Questura. Durante le fasi del fotosegnalamento presso gli uffici della Polizia Scientifica continuava ad avere un atteggiamento aggressivo nei confronti degli operanti.

Sentiti i testimoni, i motivi che avevano scatenato l’ira dell’arrestato erano riconducibili alle difficoltà dello stesso di prelevare contanti dal proprio conto corrente poiché lo stesso aveva smarrito il PIN.

La persona fermata, identificata per F.R., italiano del 63,  pluripregiudicato, veniva tratto in arresto per il reato di resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale e violenza privata.

Al termine delle formalità di rito veniva condotto presso la propria residenza agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima fissato in data 20 p.v, come disposto dal P.M. di turno Dott. Bontempo”.

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