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Le arrivano le bollette, ma sono di un capannone sul Lago di Iseo: la disavventura di una professionista di Aprilia

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Fioccano le segnalazioni ad Aprilia di cittadini in difficoltà che si vedono recapitare bollette a loro intestate ma legate ad utenze che ignorano. E’ successo ad una nota professionista della città che a giugno scorso si è vista recapitare, per email, la prima bolletta. Oltretutto salatissima. Un conto da 200 euro presentato da parte dell’Enel per un’utenza legata ad un capannone situato sul Lago di Iseo. Una circostanza decisamente anomala. L’Enel ha fatto recapitare alla sfortunata utente anche dei solleciti di pagamento con allegata una lettera di un avvocato e delle cifre in bolletta che nel frattempo erano lievitate oltre i 500 euro. E’ stato in quel momento che la professionista ha capito che c’era qualcosa che non andava: <Fino a che non ho ricevuto i solleciti – ha spiegato – ho pensato fosse un errore. La bolletta mi era arrivata stranamente per email e quindi non gli ho dato importanza, pensando fosse spam. E invece approfondendo la questione ho capito che c’era qualcuno che stava utilizzando i  miei dati per un’utenza sul Lago di Iseo. Ho chiamato l’Enel ho chiesto spiegazioni, è stata una lunga odissea perché nessuno mi sapeva dire nulla – spiega la cittadina – fino a quando si è scoperto che l’utenza “abusiva” era stata attivata con il mio codice fiscale, con la fotocopia dei miei documenti, ma era stato attivato un altro Pod. Proprio con il pod siamo riusciti a risalire alla vicenda. Poi mi sono recata dai carabinieri ed è stato lì che grazie all’aiuto del comandante abbiamo ricostruito ogni passaggio e redatto un verbale con una diffida ad Enel. I carabinieri di Aprilia sono stati fantastici, mi hanno supportato in tutto>. Nel frattempo però, pensando di aver chiuso la questione, alla professionista è giunta una nuova bolletta che aveva come operatore però Plenitude. <E’ iniziato un altro calvario – spiega la donna – perché con Plenitude le cose sono apparse subito più complesse. Comunque si trattava della stessa utenza sempre lo stesso capannone sul Lago di Iseo. Questa volta però i truffatori erano riusciti ad ottenere anche il mio Iban e quindi le bollette mi arrivavano direttamente sul conto corrente bancario. Sono riuscita a bloccare tutto solo una decina di giorni fa. Ma la questione in pratica non è stata ancora risolta. Naturalmente ho già fatto patire nuove diffide. Dunque è bene che i cittadini di Aprilia ne siano informati perché casi di questo genere ne stanno accadendo tanti>. Presso la caserma di Aprilia, infatti, si sono presentati già diversi cittadini che hanno presentato lo stesso problema. Giorni fa la polizia di Latina riuscì ad aiutare un cittadino di Formia che si vedeva recapitare le bollette, salate, di un ristorante di Roma. Raffaella Patricelli

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