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Lectio magistralis del Questore Michele Spina all’Istituto “Carlo & Nello Rosselli” di Aprilia.

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Vitti, De Rossi ed il Questore di Latina, Michele Maria Spina

Una vera e propria “lectio magistralis”, quella tenuta dal Questore di Latina, Michele Maria Spina, nell’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia. Fortemente voluto dal Dirigente del Rosselli, il professor Ugo Vitti, l’evento denominato “Lotta allo spaccio delle droghe” si è svolto alla presenza degli studenti delle classi 5A AFM e 5C Inf ed è stato organizzato dalla prof.ssa Vento, in collaborazione con la prof.ssa Brunella Leonessi e la dott.ssa Simona Mulè.

Il meeting è iniziato con il benvenuto del Dirigente Scolastico, il Prof. Ugo Vitti: “La scuola – ha dichiarato – rappresenta un terreno fertile, per poter discutere anche di argomenti piuttosto delicati. Proprio per questo, l’Istituto Rosselli orienta le proprie scelte didattiche verso competenze pragmatiche ed attuali, coinvolgendo il mondo degli adolescenti, attraverso la disamina di tematiche vicine alla loro realtà, affrontandole con coraggio e responsabilità”.

Gli studenti convenuti all’incontro hanno affrontato un viaggio, breve ma intenso, mediato da parole, immagini e filmati, per comprendere le conseguenze devastanti delle dipendenze dalle droghe e per sostenere il faticoso lavoro che le Forze dell’ordine operano, nell’impedire alla criminalità organizzata, di perpetrare lo spaccio delle sostanze stupefacenti.

Sembra un film, eppure è la cruda realtà…quelle che per i poliziotti sono scene di vita quotidiana, ai nostri occhi risultano forti, a volte raccapriccianti, ma intrise anche di una spiccata umanità e determinazione, dettate dal delicato ruolo che essi esplicano, anche nei confronti delle vittime delle faide locali.

Video che, letti dagli occhi attenti degli studenti in sala, restituiscono feedback di emozioni contrastanti, di paura, di immedesimazione, di volontà di scoprire quanto è dura la routine quotidiana di chi, per mestiere, combatte la criminalità organizzata: complicato anche solo leggere e interpretare il coraggio di colui che fa della lotta al crimine, il fine della sua vita.

Seguono reportage che narrano di alcuni blitz, nei quartieri più “contaminati” di Napoli: in particolare si analizzano le tecniche di un tipo di spaccio definito “scientifico”, poiché organizzato in modo da restare invisibile e quindi difficilmente punibile. Immagini forti che descrivono uno spaccato realistico e crudo di quella vita ai margini, e di quegli escamotage, attuati per vendere la droga nelle vele di Scampia.

Contestualmente si apprendono tutti i sistemi dell’intelligence della polizia di Stato, per interrompere il circolo vizioso e nascosto, di chi governa il traffico di droga.

Il Questore Spina ha illustrato, inoltre, con parole comprensibili ma dirette, il meccanismo degli effetti della droga sulle persone. Immagini infernali di degrado, che difficilmente si descrivono a parole. Si deduce che anche gli uomini della polizia, in quelle situazioni, si trovano a dover prendere decisioni gravi e repentine, a volte con imbarazzo, a volte con profonda mortificazione.

La platea degli studenti ha ascoltato, osservato ed appreso i dettagli ed i meccanismi della microcriminalità organizzata, ponendo numerose ed interessanti domande, al termine della conferenza.

“Il confronto nelle scuole riguardo queste tematiche – osserva Spina – è di fondamentale importanza, poiché rappresenta un essenziale strumento di prevenzione e di conoscenza, a disposizione delle forze dell’ordine. Conoscere i poliziotti, vedere che ci sia una persona, aldilà del ruolo che investe e dell’uniforme che indossa, aiuta a sviluppare quel senso di empatia, che ci parla della sua storia, delle sue paure, delle sue debolezze, del suo coraggio. Affrontare insieme ai ragazzi, temi come la dipendenza e lo spaccio di sostanze stupefacenti, così come la violenza di genere, il bullismo ed il cyberbullismo, che fanno da contraltare al principio della legalità, in un vivace interscambio di informazioni e di opinioni, con gli operatori del settore, può innescare in loro il seme della riflessione e della capacità di una critica valutazione”.

“Siamo onorati di aver ospitato questo meeting – ha concluso Ugo Vitti – poiché, attraverso tale iniziativa, l’Istituto Rosselli si conferma presidio di legalità e di cittadinanza attiva, grazie al rapporto consolidato con le Istituzioni e le Forze dell’ordine, che accompagnano gli studenti nel loro percorso didattico e nella loro crescita personale” d’interpretare il coraggio di colui che fa della lotta al crimine, il fine della sua vita.

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