Linee guida sulla riqualificazione delle periferie apriliane, il Coordinamento dei Consorzi di Aprilia, tramite il presidente Giancarlo Mulas, si esprime: “Un passo avanti è stato fatto nella giusta direzione, anche se non sufficiente e con notevole ritardo”.
“Questo è il giudizio che il direttivo del Coordinamento dei Consorzi di Aprilia vuole manifestare nei confronti della delibera di giunta N° 198 del 23/11/2021 ,pubblicata il 24/11/2021 e riguardante “ UFFICIO URPA – APPROVAZIONE LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEGLI STRUMENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE IGIENICO-SANITARIA DELLE PERIFERIE E LA PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DI CITTADINI E CONSORZI” – dice Mulas – Tale delibera nasce dalla continua e costante richiesta del Coordinamento a proporre strumenti atti a coinvolgere i cittadini delle periferie ad un sistema di cooperazione con l’amministrazione comunale ,in quanto ci si sente dire sempre “Non ci sono soldi”.
Quando ci fu proposto di istituire un ufficio che facesse da tramite tra l’amministrazione ed i cittadini (URPA) fummo entusiasti, ma in seguito lo abbiamo paragonato ad una scatola vuota.
Oggi in quella scatola ci è stato messo qualcosa, non sufficiente diciamo noi, ma qualcosa c’è. Adesso assieme all’amministrazione si faranno degli incontri per spiegare ai cittadini delle periferie questo progetto per i prossimi anni,ed a questi incontri parteciperanno gli assessori di riferimento assieme ai consorzi iscritti al Coordinamento.
Qualcuno dice ( e dirà ) che non è la strada giusta per la soluzione del problema Igienico-Sanitario per Aprilia,ma quando si va al tavolo delle trattative non sempre si esce con le proposte accettate in toto , ma con un compromesso che permette di affrontare un problema che da troppi anni è irrisolto e che vede in questo primo passo la possibilità di soluzione.
Nel tempo le cose potranno essere migliorate sicuramente, ma oggi è importante che i cittadini si rendano conto che per risanare le periferie ci vogliono molti finanziamenti (Progetto il Borgo 120 milioni) e che di questo passo con i finanziamenti che attualmente arrivano dalla Regione (1 o 2 milioni all’anno e non sempre) ci vorranno 120 anni.
Questi dati ci devono far riflettere e continuare a pungolare i nostri amministratori a fare di piĂą e meglio.
Il Coordinamento dei consorzi è nato con questo obbiettivo e continuerà affinché questo avvenga”