Respinte le delibere dell’opposizione, respinta anche la richiesta di fare marcia indietro sulla liquidazione dell’Asam. L’amministrazione comunale di Aprilia procede spedita, senza ascoltare alternative, verso lo smantellamento della Multiservizi. Davanti ad una folta platea composta dai dipendenti dell’azienda preoccupati del loro futuro, la maggioranza ieri ha approvato con 12 sì, 6 no ed un astenuto (Caissutti della maggioranza) le linee guida per procedere alla liquidazione. Quel che è peggio, l’amministrazione fa tornare indietro di decenni la gestione del sociale: quando infatti la Multiservizi non ci sarà più, per gestire l’assistenza ai disabili e agli anziani si metterà in piedi l’ennesima cooperativa. Un’esperienza già vissuta ad Aprilia, che ha creato numerosi problemi soprattutto per quanto riguarda la qualità dei contratti e il pagamento degli stipendi. Il processo di liquidazione sarà comunque piuttosto lungo, si parla di almeno 6 anni.
L’appello delle opposizioni è stato accorato: “Ritirate il punto, – hanno detto i consiglieri di centrodestra e centrosinistra più volte rivolgendosi al sindaco – lasciate perdere la liquidazione, state procedendo su una strada tortuosa, inutile e che danneggerà solo i dipendenti”. In 7, dall’opposizione, hanno proposto all’amministrazione di trasformare la municipalizzata in una “Srl – spiega la Tomassetti del Pd – nonostante il parere negativo dei Revisori dei Conti e del dirigente alle Finanze arrivato soltanto la sera prima del consiglio”. Ma la maggioranza si è trincerata dietro ai debiti vertiginosi contratti negli anni dalla municipalizzata, quasi 11 milioni di euro da dare all’Inps per i contributi (che ha rifiutato un accordo con il Comune) e altri 4 milioni e 900 mila euro per le fatture contestate anni fa dall’ente.
L’appello è stato sostenuto anche dal consigliere di maggioranza Caissutti: “Non voterò la delibera – ha detto rivolgendosi anche lui al primo cittadino al termine dell’assise – Credo sia più opportuno aprire una discussione politica su questo argomento per trovare i responsabili dell’enorme fallimento della Multiservizi”.
“Stiamo facendo questo con senso di responsabilità – hanno detto in aula presentando le linee guida l’assessore alle Finanze Roberto Mastrofini e il sindaco Terra – il Mef non è l’oracolo, abbiamo già prodotto delle controdeduzioni alla loro relazione. Non possiamo mettere a rischio il bilancio comunale – ha detto Mastrofini – per coprire i debiti dell’Asam impiegheremmo il 20% delle nostre risorse, sarebbe il collasso totale”.