“I dati riportati dalla stampa sul dossier di ErasLazio ‘Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute nel Lazio’ confermano le preoccupazioni dei cittadini che vivono nei pressi di inceneritori e discariche: aumentano i rischi di malattie respiratorie, cardiache e cerebrovascolari, in particolare per le donne. Dati allarmanti che rafforzano le ragioni di chi oggi protesta contro l’inceneritore di Santa Palomba, un mostro da 600mila tonnellate l’anno targato Gualtieri.
Il processo termico legato alla combustione dei rifiuti rilascia nell’aria sostanze inquinanti, come diossine, benzene, mercurio e piombo, che causano effetti sulla salute delle persone fino a 7 km di distanza dall’impianto, e che possono presentarsi anche a lungo termine a causa dell’esposizione cronica agli inquinanti atmosferici. A dirlo non sono politici, sindaci o comitati, ma la Regione Lazio tramite un progetto coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) e la Direzione regionale Energia e Rifiuti, Dipartimento Territorio della Regione Lazio.
È arrivato il momento che il Presidente Rocca ci dica da che parte sta, se con la lobby dei rifiuti o con i residenti della nostra regione, in particolare quelli di Santa Palomba, che rischiano di vedere ipotecata per 30 anni la loro salute e quella del territorio in cui vivono”, dichiara in una nota il Capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
