Appello al sindaco di Pomezia per iniziative sulle mafie, è ciò che propongono Edoardo Levantini, presidente dell’associazione Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno e Fabrizio Marras, il presidente di Reti di Giustizia.

 “Il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà – spiegano – con la decisione di costituirsi parte civile nel processo contro esponenti della famiglia Gangemi (imputati per estorsioni ed altri delitti aggravati dal metodo mafioso) ha assunto un provvedimento davvero importante, soprattutto per la tempestività della decisione. Per questo abbiamo scritto, la scorsa settimana, al sindaco una lettera nella quale ricordiamo che:

 Il territorio compreso tra i comuni di Pomezia, Ardea, Anzio, Aprilia e Nettuno è fortemente interessato dal radicamento di diverse consorterie criminali che in un caso, quello dello scioglimento del consiglio comunale di Nettuno nel 2005, sono riuscite anche a condizionare un’amministrazione comunale. In molti casi le sentenze anche definitive della magistratura hanno statuito l’operatività di clan camorristici come quello dei casalesi sul territorio di Nettuno, Anzio ed Aprilia. Da anni si registrano attentati ed intimidazioni nei territori sopra indicati che come attesta tra gli altri la recente inchiesta contro il clan Fragalà sono sintomatici dell’attività di strutture mafiose.  Signor sindaco Lei ha dimostrato una sensibilità importante di fronte a tali fenomeni, le vogliamo chiedere pertanto di andare avanti in questa azione importante di testimonianza contro le mafie. Riteniamo che sarebbe importante che il primo cittadino di Pomezia, si facesse promotore di altre iniziative coinvolgendo anche le realtà associative, sindacali e di categoria presenti nei territori sopra indicati”.