La Polizia di Stato di Latina, nell’ambito della costante attività di monitoraggio dei soggetti pericolosi, ha proposto l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un uomo, classe 1969, originario di Terracina.
In particolare l’uomo, lo scorso mese di agosto, era stato tratto in arresto per maltrattamenti ai danni della propria moglie. A seguito dell’arresto era stato disposto in sede di convalida il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima ed il giudice nell’occasione aveva ravvisato anche la sussistenza dell’aggravante dell’ubriachezza abituale, tenuto conto della propensione dell’uomo all’abuso di alcolici.
Alla luce dei fatti emersi ed in considerazione delle novità normative previste dalla L.69/2019 che estendono l’applicabilità della misura di prevenzione della sorveglianza speciale anche al reato di maltrattamenti in famiglia, l’attività di monitoraggio e prevenzione dei reati svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Latina ha consentito di delineare un quadro di attuale pericolosità sociale dell’uomo, derivante dalle condotte delittuose poste in essere e dalle reiterate manifestazioni di aggressività dello stesso nei confronti della vittima.
Il Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, condividendo la proposta formulata dal Questure, ha applicato all’uomo la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima per la durata di due anni, misura a cui si aggiunge l’applicazione del dispositivo del braccialetto elettronico introdotto dalla l. 168/2023 (L.Roccella).
La misura, con prescrizione dell’obbligo di dimora, impone all’uomo di non rincasare dopo le 21 e non uscire prima delle 7, oltre al divieto di avvicinamento alla persona offesa, che attraverso l’attento monitoraggio tramite il dispositivo elettronico, consentiranno di assicurare tutela all’incolumità della vittima.