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Mancato accordo Corden Pharma, occorre un piano industriale

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“Per superare il mancato accordo tra Corden Pharma Sermoneta e i dipendenti, e garantire i livelli occupazionali, occorre un piano industriale e di sviluppo che veda coinvolti Regione e ministeri”. Ieri mattina si è messo nero su bianco sul mancato accordo tra Direzione aziendale e dipendenti, rappresentati dalla RSU e dalla OO.SS. Ora la trattativa si sposta in Regione, con ulteriori 30 giorni di tempo per scongiurare lo scenario dei licenziamenti di massa.

“Un risultato non auspicato ma purtroppo nelle cose, visto che a fronte della mancanza di un piano industriale e di prospettive per il futuro, l’unico elemento in discussione era il taglio allo stipendio dei dipendenti e l’incertezza per il loro futuro», spiegano il Sindaco Claudio Damiano, il presidente del Consiglio comunale Antonio Scarsella e il delegato alle Attività produttive Antonio Di Lenola. «L’azienda deve presentare, in attuazione del concordato, un piano ai creditori. Ma questo piano non può contenere unicamente il taglio del personale e dei diritti senza avere, insieme, un progetto di sviluppo, una garanzia produttiva ed occupazionale per il futuro, che garantisca i livelli occupazionali e la funzionalità dello stabilimento. Questa è la questione vera in campo, oltre alla necessaria chiarezza sugli intendimenti della Azienda medesima. Una questione che deve essere affrontata a livello territoriale, regionale e nazionale”.

L’Amministrazione comunale ha immediatamente preso contatti con l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Claudio Di Berardino, il quale svolgerà nelle prossime settimane un ruolo fondamentale, sia sul piano sociale che di garanzia del mantenimento del sito produttivo. Non solo. Nel Consiglio comunale del 27 dicembre prossimo è stata inserita la adesione al Protocollo di Intesa promosso dal Consorzio Industriale Roma-Latina per perseguire a livello territoriale specifiche strategie di intervento orientate al sostegno degli investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali.

“La proposta del Comune è che il tavolo territoriale sia dotato di una regia costituita dalla Provincia, oltre che dagli Enti ed Organizzazioni aderenti, dagli assessorati regionali al Lavoro e allo Sviluppo economico e che si occupi prioritariamente proprio della crisi Corden, il cui stabilimento è tra l’altro proprio in area industriale» proseguono gli amministratori comunali. «Promuovendo, nelle prossime settimane con la Regione e i Ministeri interessati, una iniziativa che, sfruttando tutte le normative a disposizione, elabori una strategia industriale ed occupazionale per il sito di Sermoneta. L’unica in grado di assicurare un futuro alla attività produttiva ed ai lavoratori, elaborando un piano, una proposta nella quale: sia chiarito definitivamente dall’Azienda le sue intenzioni rispetto al sito, l’eventuale utilizzo del sito stesso, all’interno di una strategia più ampia, per eventuali altre attività produttive compatibili, il percorso degli ammortizzatori che garantiscano i tempi della ristrutturazione, le garanzie occupazionali, gli impegni che il “sistema” potrà prendersi in merito alle commesse industriali. Questo sarà il nostro impegno. Un impegno condiviso dall’intero Consiglio comunale e dai gruppi consiliari”.

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