E’ stato arresta lo studente di 15 anni di Aprilia che questa mattina alle 8.20 è entrato a scuola, presso l’istituto Rosselli di via Carroceto, si è diretto in bagno per indossare una tuta mimetica e poi si è recato nel laboratorio di chimica ed informatica al secondo piano dell’istituto: ha lanciato 3 delle 8 molotov artigianali che aveva infilato in uno zainetto e poi avrebbe tentato la fuga. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, il principio di incendio che si è generato è stato spento in pochi istanti. Sul posto in un lampo sono intervenuti i carabinieri di Aprilia e i vigili del fuoco, in loro ausilio la polizia locale e per ogni evenienza anche il 118. Il 15enne è stato bloccato mentre tentava di fuggire e portato in caserma in via Tiberio per alcuni accertamenti. Il caso è seguito dalla Procura presso il tribunale per i minorenni, il ragazzo è stato trattenuto nella caserma del reparto territoriale di Aprilia poi trasferito presso il centro di prima accoglienza per minori di Roma. Dai racconti forniti ai militari, ancora in fase di verifica, pare che il 15enne fosse stato bullizzato da alcuni compagni. Figlio di operai e appassionato di soft air, il giovane studente non aveva mai dato particolari problemi se non un calo nel rendimento scolastico per cui poi è stato bocciato.

I danni all’istituto Rosselli di Aprilia, fortunatamente, sono stati limitati; ma l’episodio lancia un forte campanello d’allarme. Ad Aprilia, questa mattina, si è portato anche il Comandante Provinciale di Latina dei Carabinieri, il Colonnello Gabriele Vitagliano che, assieme ai suoi uomini  ha eseguito un accurato sopralluogo: “Stiamo verificando ogni aspetto di questa vicenda. Il ragazzo è stato fermato subito dopo i fatti. Nello zaino aveva 4 molotov, ma ne ha lanciate solo 3. Erano state fabbricate artigianalmente con delle bottiglie di vino, del liquido infiammabile accelerante ed avevano come innesco dei petardi.