Amministrazioni comunali e sindacati fanno quadrato intorno alle preziose colture del kiwi, fondamentale risorsa per il territorio che soffre da qualche tempo a causa di due devastanti mali: il morbo all’apparato radicale che porta al deperimento della pianta e l’ormai celeberrima cimice asiatica, insetto proveniente dall’estremo oriente che attacca il frutto.
Per questo stamattina alle 11:30, presso la sede di via Zanella del Comune di Cisterna, si è riunito il Tavolo Verde composto dai rappresentanti delle amministrazioni comunali interessate, le principali organizzazioni sindacali di categoria (Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Aspal e Fagri) e dai responsabili del settore decentrato dell’Agricoltura (ADA) di Latina e del Servizio Fitosanitario Regionale.
Alla riunione operativa, promossa dall’amministrazione comunale di Cisterna, erano presenti anche i delegati dei comuni di Latina, Velletri, Cori e Sermoneta.
Dopo un’ampia discussione, i presenti hanno sottoscritto un documento nel quale si chiede alla Regione Lazio: “di mettere in campo tutte le conoscenze specifiche, regionali e frutto della esperienza di altre Regioni, Università ed Istituti di Ricerca, dotando i Servizi competenti delle risorse umane e finanziarie necessarie; di prendere in carico le problematiche oggetto della riunione, dando la precedenza ad uno studio approfondito che affronti con forza il futuro del settore, alla luce del fatto che la moria, ad oggi, arriva in alcune aree fino all’essiccamento del 20% delle piante di Kiwi; di attivare, insieme al Ministero, un gruppo di lavoro ai fini di realizzare uno studio approfondito sui cambiamenti climatici in corso, la loro incidenza sulla coltivazione del kiwi (e non solo) e le possibili azioni in grado di prevenire questi e nuovi fenomeni che potrebbero ulteriormente danneggiare le colture agricole ed il reddito delle aziende”.
Inoltre i presenti, recependo la proposta dell’amministrazione comunale di Cisterna, hanno decretato la costituzione immediata di un Osservatorio Permanente per il Kiwi che avrà sede proprio nella Patria dei butteri e sarà composto da un delegato dell’assessorato regionale all’Agricoltura, da tecnici indicati dal Servizio Fitosanitario Regionale, dall’ADA del Lazio Meridionale e dalle organizzazioni sindacali di categoria oltre che dai rappresentanti di tutte le amministrazioni comunali che hanno voluto o vorranno in futuro partecipare.