Sarebbe morto per cause naturali il neonato di appena due mesi rinvenuto ieri mattina in un appartamento della zona di Le Salzare, ad Ardea. In casa non c’erano i genitori – al momento ancora irreperibili – ma una donna di nazionalità romena di 63 anni, che avrebbe cercato di rianimare il bimbo. Ma non è riuscita e le sue urla hanno allarmato i vicini. Poi, vedendo che il piccolo non si riprendeva, ha chiamato il 118. All’arrivo dell’ambulanza però per il neonato non c’era più nulla da fare.
Sul piccolo corpicino è stata disposta l’autopsia, anche se il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali; anche perché, il medico legale non avrebbe riscontrato segni di violenza. Tra le ipotesi le cause della morte del piccolo potrebbero essere un rigurgito, il soffocamento o una patologia che non era stata diagnosticata. Il caso è in mano ai Carabinieri della Compagnia di Tor San Lorenzo e della compagnia di Anzio.
Il neonato è figlio di una romena di 21 anni. Dai primi accertamenti dei carabinieri è stato ricostruito che la madre del neonato circa tre giorni prima lo aveva lasciato in custodia a una donna di 63 anni connazionale che abita dove il piccolo è stato soccorso.