“La candidatura della nostra città a Capitale Italiana della Cultura 2026 è una grande opportunità. Per questo abbiamo voluto essere presenti all’evento organizzato dall’amministrazione comunale”. Per Daniela Fiore, consigliera comunale del PD l’incontro si è però rivelato poco utile e ha lasciato perplessità per l’assenza di indicazioni precise. “Fa piacere aver constatato la buona partecipazione della città, tuttavia – sottolinea Fiore – il dibattito si è concentrato su aspetti del passato di Latina che già conosciamo piuttosto che sul percorso presente e futuro”.
Latina Capitale della Cultura, Fiore: «Nessuna chiara indicazione sul percorso di avvicinamento all’evento»
“La candidatura della nostra città a Capitale Italiana della Cultura 2026 è senza dubbio una grande opportunità. Per questo ieri abbiamo voluto essere presenti all’evento organizzato dall’amministrazione comunale per presentare i progetti messi in campo e da sviluppare in vista di questo traguardo”. Per Daniela Fiore, consigliera comunale del PD Peccato l’incontro si è rivelato poco utile e ha lasciato perplessità per l’assenza di indicazioni precise. “Fa piacere aver constatato la buona partecipazione della città, tuttavia – sottolinea Fiore – il dibattito si è concentrato su aspetti del passato di Latina che già conosciamo piuttosto che sul percorso presente e futuro. Quali sono gli elementi di questi progetti? Su cosa esattamente vogliamo puntare per dare forma e sostanza a questa candidatura?». Se lo chiede la consigliera del Partito democratico, Daniela Fiore, rilevando che nessuno ancora risponde con esattezza a queste domande. Tantomeno l’ha fatto la presentazione avvenuta ieri in Comune.
«Fa piacere aver constatato la buona partecipazione della città, tuttavia – sottolinea Fiore – il dibattito si è concentrato su aspetti del passato di Latina che già conosciamo piuttosto che sul percorso presente e futuro che dovrebbe condurre alla candidatura. Abbiamo ascoltato diversi interventi, ma nessuno ci ha fatto intendere quali siano i passi avanti da compiere per una sfida così importante. L’incontro si è esaurito nella presentazione di un logo, scelto tra l’altro senza alcuna condivisione con i rappresentanti dell’opposizione. Il modo è senz’altro nelle prerogative di una maggioranza così ampia, eppure si poteva pensare a un confronto allargato che attingesse anche alle risorse creative presenti sul territorio».
«Non si può pensare di organizzare un progetto di tale portata chiamando due o tre operatori culturali perché intervengano ad una presentazione. Ci aspettiamo qualcosa di più da un’amministrazione che vuole rilanciare la città anche attraverso la cultura. Non bastano un incontro, un logo, un questionario online per sondare il terreno. Le prime mosse fatte per questa candidatura – conclude la consigliera del Pd – di certo non fanno capire quale passo si voglia fare perché Latina esca dalla dimensione provinciale in cui è stata finora relegata. Speriamo in una maggiore trasparenza e di poter dare tutti un contributo a questa causa. Un contributo che non vuole essere aprioristicamente critico, perché tutti tifiamo per Latina e ci auguriamo di portare a casa un titolo che darebbe alla città la forza propulsiva di cui ha bisogno».