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A Nettuno in scena “The Boy Who” tratto da Peter Pan

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A Nettuno in scena lo spettacolo “THE BOY WHO (wouldn’t grow up)” tratto da “Peter Pan” di James Matthew Barrie. Adattamento Luca Gaeta/Fabio Ramiccia con Fabio Ramiccia e la danzatrice solista Demy Giustarini.

La regia è di Luca Gaeta

L’appuntamento è fissato per il 12 AGOSTO alle 21:00 presso il FORTE SANGALLO in via Antonio Gramsci, 5- Nettuno (RM)

***PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA***
+39069882760 – oppure rivolgersi alla Libreria Fahrenheit 451 allo 06.98.82.760 

Lo spettacolo è inserito all’interno della manifestazione

“DIVERSIVINI AL BASTIONE”.

Ingresso spettacolo + concerto + degustazioine vini: 15€

SINOSSI

“Il ragazzo” in scena cerca di trovare la sua strada verso “L’isola che non c’è” per scappare, non più da una società chiusa e severa come quella vittoriana, ma da questa che tutto permette e così piena di eccessi. Peter Pan circondato da tanti Peter Pan decide l’unica cosa possibile per restare se stesso: diventare Capitan Uncino.

Un viaggio per suoni, luci ed immagini dentro il labirinto della psiche scomposta del personaggio/persona che tramite le sue evocazioni (musica, poesia, gioco/recitazione) vuole tornare a casa.

NOTE DI REGIA

THE BOY WHO è un progetto che pone domande sulla convenzione letteraria di un personaggio conosciuto come PETER PAN, cercando un punto di rottura per tutto il percorso performativo (scrittura, musica, recitazione) alla ricerca del perché ci siamo trasformati tutti in Peter Pan. Il monologo è un adattamento del “Peter Pan – Il bambino che non voleva crescere” scritto da James Matthew Barrie nel 1904, in cui l’autore mette in scena l’androgino Peter Pan che incarna l’immaturità, l’archetipo di un “complesso” che affligge una consistente parte di individui moderni. E’ anche il simbolo svolazzante del sogno utopico, come vita e come nulla. L’adattamento prevede anche l’utilizzo di testi diversi da quelli di Barrie, e scritti originali dei due autori. In un gioco di specchi tra messa in scena e vita reale tra persona e personaggio. Per alimentare questo passaggio di tempo e spazio si useranno dei vecchi filmati proiettati sulle pareti del castello, immagini prese dalla vita reale dell’infanzia del performer e accompagnate dalla musica che sarà un vero e proprio spartiacque tra la storia reale e quella romanzata.

 

 

 

 

 

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