Si è tenuto questa mattina presso l’assessorato all’ambiente della Regione Lazio l’incontro richiesto dal presidente della Fondazione Caetani e, conseguentemente, dal presidente della Provincia Eleonora Della Penna, sull’emergenza idrica che sta interessando il giardino di Ninfa e la tenuta di Pantanello.
Il presidente Della Penna, a sostegno di quanto affermato dalla Fondazione per voce del dottor Piergiacomo Sottoriva, che in apertura di seduta ha relazionato i presenti circa lo stato in cui versa il Monumento naturale, ha voluto ribadire l’importanza del confronto tra le istituzioni presenti – tra gli altri il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, il dirigente di Ato 4, il dirigente all’ambiente della Provincia – sottolineando come “L’emergenza idrica che sta interessando l’intera provincia di Latina ormai da mesi sta piegando, letteralmente, non solo l’economia del territorio e monumenti straordinari come il Giardino di Ninfa ma anche la popolazione che in alcune zone vive da ormai troppo tempo affrontando gravi difficoltà”.
“E’ evidente – ha aggiunto il presidente Della Penna intervenuta all’incontro anche nella veste di sindaco di Cisterna – che ci troviamo a dover far fronte ad un problema che parte da lontano e di cui si parla, come ha giustamente affermato il presidente Sottoriva, già da metà degli anni ’80 in alcune lettere ufficiali presenti nell’archivio della stessa Fondazione Caetani. Oggi siamo davanti a tre emergenze: garantire il servizio idrico sul piano dell’emergenza idropotabile, garantire il servizio idrico per garantire di fatto l’economia del nostro territorio a cominciare dalle colture che interessano l’intera provincia di Latina, garantire i monumenti naturali come il Giardino di Ninfa e la tenuta di Pantanello che sono patrimonio storico ma anche ambientale del nostro territorio e fonte di economia per l’elevata presenza di turisti. Per questo motivo il tavolo di confronto deve tornare a riunirsi entro breve con soluzioni concrete che, a mio avviso, devono muoversi su tre azioni: garantire il servizio idrico ai nostri concittadini; interventi immediati, anche con fondi ad hoc, per attenuare e risolvere la crisi idrica del Giardino di Ninfa e della tenuta di Pantanello; interventi con finanziamenti regionali sul piano dell’agricoltura che va salvaguardata come fonte di economia e sostenuta sul piano economico affinché le aziende agricole riescano a strutturarsi per affrontare al meglio la crisi dovuta alla siccità. Sul piano del recupero di parte della risorsa idrica, (fermo restando l’importanza per la Fondazione Caetani di monitorare costantemente i prelievi dalla sorgente che secondo quanto conferma Acqualatina sarebbero la metà di quanto autorizzato), l’obiettivo è trovare come ho già ribadito soluzioni immediate certamente con l’intervento della Regione Lazio che ne ha piena competenza, tra queste secondo i tecnici la possibilità di recuperare una cospicua parte di risorsa idrica da destinare all’agricoltura proprio grazie agli investimenti fatti sui depuratori come ad esempio quello di Latina Est. L’acqua depurata è infatti una risorsa che non possiamo disperdere e che può rappresentare un patrimonio per la nostra economia. Tutto questo va ad aggiungersi agli impegni che come Conferenza dei sindaci stiamo portando avanti e al lavoro che il gestore sta svolgendo sul territorio e che deve essere ancora più incentrato sul recupero delle dispersioni idriche oltre che su nuovi non più rinviabili investimenti. E’ inoltre evidente che sopra ogni impegno, che va condiviso con tutte le istituzioni coinvolte e anche con associazioni di categoria, è necessario lavorare sul piano culturale proprio per salvaguardare il nostro ecosistema e sensibilizzare la popolazione, anche attraverso interventi nelle scuole, affinché ci sia rispetto della risorsa idrica”.
I presenti hanno stabilito, su invito del presidente Della Penna, di spostare il tavolo di confronto in Provincia. Il presidente convocherà un nuovo incontro, a cui parteciperanno anche i rappresentanti della Regione Lazio, per il prossimo 7 dicembre nella sede di via Costa a Latina.