La Comune Aprilia invita tutti e tutte all’incontro che si terrà, presso i locali di Via Delle Margherite 176/178, sabato 17 novembre, a partire dalle ore 18.00: “NO AL DDL PILLON – Un attacco ai diritti delle donne, dei bambini e delle bambine”. La nostra volontà è quella di sensibilizzare la popolazione sull’effetto che l’approvazione di un simile decreto avrebbe sulle vite di molte persone ed in particolare sulle donne.
Ne discuteremo con Daniela Amato (Centro Donna L.I.S.A. Roma), Francesca Innocenti (Centro Donna Lilith Latina) ed Elisabetta Canitano (Associazione Vitadonna).
L’intento del governo che promuove il decreto è chiaro: perpetrare un modello di società patriarcale, attaccando direttamente l’autodeterminazione delle donne.
Gli effetti della sua attuazione sarebbero tanti e pericolosi: separarsi sarà più difficile e costoso e sarà possibile solo in seguito ad una mediazione obbligatoria a pagamento; il tempo che i figli dovranno passare con i genitori sarà stabilito rigidamente senza considerare le esigenze dei bambini e le possibilità dei genitori; l’assegno di mantenimento sarà abolito, determinando di fatto uno disparità tra chi lavora fuori casa e chi si occupa di casa e figli, di solito la donna, che trovandosi in una situazione di dipendenza economica avrà più difficoltà ad affrontare una separazione o peggio a ribellarsi ad una situazione di violenza domestica; finché la violenza domestica non sarà “comprovata” i bambini saranno obbligati a vedere il genitore violento; per le donne migranti, il cui permesso di soggiorno è legato al marito, la scelta di libertà sarà ovviamente ancora più difficile.
In generale, la volontà di separazione sarà ostacolata da un sistema di welfare familistico e basato sul matrimonio, che vuole svuotare di efficacia l’istituto del divorzio.
L’evento di sabato sarà anche occasione di allargare il discorso più in generale sulla condizione della donna nella società e sulle strutture e servizi offerti dalla nostra città per la tutela delle situazioni di difficoltà, in prossimità della giornata internazionale contro la violenza di genere, tutela che necessiterebbe, innanzitutto, dell’incremento dei fondi e delle risorse messi a disposizione dall’amministrazione per consultori e servizi sociali, piuttosto che di iniziative estemporanee ed episodiche dal mero carattere simbolico.