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“No inceneritore”, 12mila firme depositate in Camera e in Senato

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«Sono dodicimila le firme che l’Unione dei Comitati ha consegnato stamattina in Camera e in Senato contro l’inceneritore dei Castelli Romani», afferma la Consigliera regionale Alessandra Zeppieri (PP).

«Una rappresentanza le ha recapitate in nome della cittadinanza che ha espresso, ancora una volta, il proprio pensiero sul tema. Le firme chiedono che la norma attributiva dei poteri commissariali al Sindaco di Roma in materia di rifiuti sia abrogata. E poi, che il Governo e la Presidente del Consiglio – prima destinataria della petizione popolare – sospenda la gara in corso per la realizzazione dell’impianto sulla base del principio di precauzione, previsto dai trattati europei e dell’indagine della Procura di Roma circa l’acquisto del terreno da parte di Ama».

«Continuare a ignorare parti del territorio della Città Metropolitana di cui Roberto Gualtieri è Sindaco, è un atto di arroganza istituzionale assoluta: il nostro futuro non può essere barattata al servizio di Roma».

«È paradossale doverlo dire ogni volta ma le alternative – oltretutto davvero risolutive del problema rifiuti nella Capitale e non solo di facciata – ci sono e vanno tutte nella direzione del recupero di materia che chiede l’Europa, l’Italia e la Regione Lazio. Gualtieri, in capo a un commissariamento giubilare che nulla c’entra con i rifiuti soprattutto per le tempistiche di realizzazione, vuole calpestare ogni tipo di norma e legge. Tutto ciò non è più accettabile e spero che il Parlamento e il Governo sappiano mettere un argine ai suoi progetti catastrofici per i territori». 

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