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Nuove tariffe TARI 2020, MovAp: “le solite furbate del Sindaco Antonio Terra”.

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“Quella riduzione delle tasse che fu solo nei sogni dell’imperatore. Mai tanto attesa fu la notizia annunciata dall’Ardito Sindaco Antonio Terra sulla riduzione delle tasse per tutti i cittadini apriliani, – scrive il Presidente Movap Aprilia, Lorenzo Lauretani – novella annunciata con tanto di richiamo ai danni prodotti dalla mancata attuazione della Legge sul Federalismo Fiscale voluta dall’allora Premier Silvio Berlusconi leader di quel centro destra tanto caro al nostro primo cittadino.

Tanto fu l’impegno del guerriero che, nonostante tutto e tutti, vestito da moderno San Michele ed impugnata la mitica spada del santo patrono, ha “tagliato” di un sol colpo le tasse ai suoi amati concittadini. Nulla può ormai ostacolare la mitizzazione di un uomo che, anche grazie al recente ritratto realizzato per mano del suo “mecenatismo”, ha raggiunto l’irraggiungibile risultato di non mettere più le mani nelle tasche degli apriliani.

Molto spesso però la realtà è lontana dagli ancestrali sogni del primo cittadino, realtà che i cittadini ed imprese quotidianamente affrontano.

Allora leggendo l’ormai noto Piano Economico Finanziario della TA.RI. 2020 ci si accorge che quanto detto non corrisponde alla realtà. Evitando l’imbarazzo di giocare sull’equivoco dell’addizionale provinciale, l’intelligenza di tutti noi impone di non scendere su livelli pietosi, sono le tabelle del Pef a negare le parole dell’Ardito Sindaco Antonio Terra.

Per l’utenze non domestiche riprendendo la tabella sugli esempi di calcolo nessuna tipologia di attività produttiva beneficia di una positiva ricaduta della gestione dei rifiuti da parte dell’amministrazione comunale, anzi al contrario tutte subiscono ricadute negative. Passando poi alle utenze domestiche l’eclettismo contabile, ma anche politico, raggiunge l’apice.

Per lasciare nelle tasche di una famiglia di 4 componenti l’esosa cifra di 7 euro l’anno si “gioca” sull’indubbia ripartizione dei costi, tra quelli fissi e quelli variabili, perché secondo il civismo nostrano non sono le persone che producono i rifiuti, ma al contrario i mq di un’abitazione.

Far passare, per le utenze domestiche, una diversa redistribuzione del carico fiscale per una riduzione è una grandissima “genialata” del nostro indiscusso Imperatore.

Giocare con i numeri non fa bene alla città che da anni attende una seria riduzione dei costi di gestione della raccolta dei rifiuti, unica via da percorrere per ridurre le tasse, soprattutto per un territorio come il nostro che da anni smaltisce i rifiuti di mezza Regione Lazio e rispetto ai quali l’amministrazione Terra non è neanche riuscita a recuperare quel “ristoro ambientale” che per legge spetterebbe agli apriliani”.

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