Oltre 4.500 capi di abbigliamento sono stati donati dal Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza alla “Comunità di Sant’Egidio” per essere destinati a persone indigenti. Si tratta di abiti da donna – cappelli, sciarpe, maglioni, pantaloni, giacche e giubbotti – dei quali il Tribunale di Roma, dopo la sentenza di condanna dei responsabili, ha disposto la confisca e la devoluzione per finalità benefiche.
Erano stati i Finanzieri del 6° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, nel corso di un piano di controlli mirati alla tutela del “Made in Italy”, a porre sotto sequestro gli articoli, rinvenuti nei magazzini di un’impresa dell’hinterland della Capitale, perché recanti false indicazioni circa la loro origine e provenienza geografica.
“L’iniziativa, frutto della sinergia tra l’Autorità Giudiziaria e la Guardia di Finanza di Roma, – si legge nella nota – consentirà di “far rivivere” beni altrimenti destinati alla distruzione, a vantaggio dei cittadini più bisognosi alle prese con la grave crisi economica generata dalla pandemia”.