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Operaio morto a Roma, “Ennesima tragedia che segna un anno terribile. Con 50 morti sul lavoro, record in Italia”

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“Ennesimo incidente mortale questa mattina a Roma. Ennesima tragedia che si porta via un operaio edile di circa 50 anni, dopo una caduta da un’impalcatura. L’incidente è avvenuto in via Merulana, all’interno del cortile privato di un convento. Presumibilmente gli operai stavano montando il punteggio per lavorare sulle facciate. Dai primi accertamenti, il cantiere sembrerebbe presentare alcune criticità. Sarà dunque fondamentale che vengano indagate al più presto le responsabilità e il rispetto delle norme sulla salute e la sicurezza”. Lo scrivono, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti e la Uil del Lazio.

“Sale così quasi a 50 il numero delle vittime sul lavoro a Roma e provincia – continua la nota dei sindacati -. A questo punto possiamo dire senza tema di smentita che la Capitale detiene il record italiano per le morti sul lavoro, la maggior parte dovute a cadute dalle impalcature nel settore dell’edilizia. Un tragico primato che evidenzia la correlazione drammatica fra la ripresa tumultuosa del settore dell’edilizia e l’aumento degli incidenti mortali. Ripetiamo ancora una volta come spetti alle istituzioni preposte porre in essere misure stringenti per contrastare l’assenza o l’inosservanza delle misure di protezione e tutela sul lavoro, in particolare in un settore che in questo momento appare il più esposto allo stress della ripartenza. Frenesie da superlavoro da parte delle imprese, stress sugli operai, mancata formazione dei nuovi assunti, elusione delle regole in materia di sicurezza, non potranno che portare a nuove tragedie. È il momento di effettuare controlli capillari sul territorio mettendo in campo le risorse umane e i mezzi necessari, di provvedere nuove assunzioni di ispettori e tecnici”. “In attesa che le indagini accertino le responsabilità e la dinamica dell’incidente – conclude la nota – esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia dell’operaio e la nostra vicinanza ai suoi colleghi. Il 2021 è stato un anno nero per le morti sul lavoro: auspichiamo che il nuovo anno segni la differenza non solo per la ripresa economica del Paese ma per una nuova sensibilità e cultura diffusa della sicurezza sul lavoro”.

 

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