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Operazione “Farmaco Viaggiante”: scoperto dal Nas di Latina un traffico internazionale di farmaci di provenienza illecita.

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Scoperto dal Nas di Latina un traffico internazionale di farmaci di provenienza illecita. All’alba è scattata l’operazione “Farmaco Viaggiante” tra le province di Napoli, Caserta, Avellino, Firenze, Milano e La Spezia. I militari del Nucleo Antisofisticazione hanno eseguiti 18 misure cautelari (5 in carcere, 5 ai domiciliari e 8 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria) nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti ad un’associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di farmaci destinati a cure particolari come il morbo di Parkinson e l’epilessia, e operante tra l’Italia e la Gran Bretagna. Oltre 100 militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e dei Comandi Provinciali interessati sono scesi in campo per notificare i 18 provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Latina Pier Paolo Bertone. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, anche di falso, furto, ricettazione e truffa al Sistema Sanitario Nazionale. Il sodalizio criminale aveva sede a Sant’Antimo, in provincia di Napoli. Sotto sequestro sono finite 260 confezioni di farmaci, del valore di circa 10mila euro, e  ben 650 ricette mediche rubate. Circa un milione di euro  la cifra indebitamente rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale.

Le indagini sono state coordinate dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto Procuratore Daria Monsurrò, con la collaborazione diretta con i referenti della National Crime Agency (NCA) inglese, struttura del Ministero dell’Interno britannico deputata al contrasto delle organizzazioni criminali. Sono stati svolti diversi incontri presso l’Ambasciata inglese di Roma.

I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti anche con il supporto del personale tecnico del Ros.

“L’indagine – spiegano gli inquirenti – ha permesso di disarticolare un sodalizio criminoso che aveva sede a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, delineando i ruoli degli indagati (per la gran parte con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio), i quali attraverso la ricette mediche false e riconducibili a bollettari oggetti di furto (perpetrati dai medesimi sodali presso strutture sanitarie e studi medici del Lazio, Toscana e Lombardia) acquisivano indebitamente, e a costo zero, farmaci ad alto costo (a carico del Sistema Sanitario Nazionale) in farmacie delle suddette regioni cui appartenevano i ricettari, determinando in alcuni casi l’indisponibilità di tali medicinali (per pazienti, farmacie e depositi farmaceutici regionali).

Gli approfondimenti investigativi condotti – mediante attività tecniche, ricognizioni fotografiche di pacchi postali destinati all’estero, in Gran Bretagna, reiterati servizi di pedinamento, acquisizioni di video presso farmacie per l’identificazione dei soggetti coinvolti, l’esame di una moltitudine di dati e di documentazione sanitaria (circa 10.000 ricette) – hanno consentito di risalire al modus operandi dei componenti dell’intera struttura associativa e al recupero, con contestuale sequestro, di 260 confezioni di farmaci (per un valore complessivo di circa 10.000 euro) e di 650 ricette mediche oggetto di furto.

E’ stato, quindi, individuato il successivo canale di ricettazione dei farmaci illecitamente ottenuti che, una volta raccolti presso depositi abusivi, a Sant’Antimo, venivano spediti . con corriere – nel Regno Unito ad uno dei sodali (già latitante in quanto colpito da un pregresso provvedimento restrittivo), il quale li re immetteva nel legale circuito commerciale europeo, avvalendosi di operatori e grossisti del posto.

Si evidenzia quale elemento di particolare risalto investigativo che la collaborazione con le Autorità Inglesi, finalizzata ad accertare le condotte poste in essere nel territorio britannico e per tracciare i flussi finanziari dei proventi ottenuti illecitamente (quantificati in circa un milione di euro, cifra indebitamente rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale alle farmacie interessate), ha permesso in loco la chiusura degli illeciti canali commerciali ed il contestuale sequestro di alcuni farmaci oggetto di spedizione”.

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