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Operazione “Open World”: anche un uomo di Latina tra gli 8 latitanti arrestati ai Caraibi e ricondotti in Italia.

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Operazione “Open World”: c’è anche  un uomo di Latina tra gli 8 latitanti arrestati ai Caraibi e ricondotti in Italia, grazie ad un’operazione congiunta di Interpol Italia e Interpol Santo Domingo. Si tratta del 43enne Luca Finocchiaro. Dopo mesi di indagini gli 8 latitanti – 7 uomini ed una donna, con alle spalle diverse storie criminali e fuggiti ai Caraibi sperando di farla franca – sono atterrati all’alba a Fiumicino. Per loro le imputazioni vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alle truffe agli anziani, al traffico internazionale di droga, alla bancarotta fraudolenta, con pene che oscillano dai 4 ai 13 anni di reclusione.

Gli otto latitanti hanno firmato i verbali d’arresto e sono stati poi condotti verso i vari istituti carcerari dove sconteranno le loro pene.

Il 43enne di Latina Luca Finocchiaro era ricercato, in particolare, per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, in carico alla Guardia di Finanza di Fiumicino; è considerato a capo di un’organizzazione criminale dedita all’importazione in Italia di ingenti quantitativi di cocaina, grazie alla rete di relazioni con personale in servizio presso l’aeroporto di partenza dominicano e la disponibilità di corrieri italiani. Nella Repubblica Dominicana, a Santo Domingo, Finocchiaro gestiva il ristorante “La pesca de Oro” ed era fidanzato con un donna del posto.

Nei suoi confronti vi era una red notice nelle banche dati Interpol che lo segnalava come ricercato a livello internazionale per reati connessi al traffico di stupefacenti.

L’operazione “Open World”, che doveva concludersi già a marzo ma poi congelata per lo scoppio della pandemia, è il risultato di mesi di attività svolte sia in Italia sia all’estero dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip), basate sull’analisi di migliaia di informazioni desunte dalle ordinanze di custodia cautelare, dalle sentenze di condanna, dai fascicoli delle diverse forze di polizia, che sono servite a ricostruire la vita e la rete di relazioni dei latitanti, utili per la loro ricerca anche sulle fonti aperte e sui social network.

L’operazione di scorta a bordo dell’aereo è anche il primo banco di prova dell’abbinamento delle esigenze operative con le cautele sanitarie. La scorta ha attuato un protocollo di autotutela e di garanzia per l’attraversamento delle frontiere. Il Governo dominicano ha autorizzato l’ingresso con deroga al coprifuoco.

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