Inizieranno oggi i primi interrogatori di garanzia, davanti al giudice Giuseppe Cario, per quanto riguarda l’inchiesta “Touch Down” che lunedì scorso ha travolto il Comune di Cisterna. Secondo gli investigatori gli arrestati parlavano in codice, al telefono, nel tentativo di non destare sospetti, ma in realtà ottenendo l’effetto opposto. In più di un’occasione, infatti, gli indagati parlavano di “caffettino” quando probabilmente c’era la possibilità di incontrarsi per scambiare denaro. Dopo il primo sequestro di 30 mila euro effettuato dai carabinieri di Aprilia quasi due anni fa, i militari furono bravi nel non dare risalto all’operazione riuscendo così a portare il giro di corruzione e tangenti allo scoperto. Fondamentali le intercettazioni, le microspie e anche i rilevatori gps installati nelle auto degli indagati. Questa mattina verranno ascoltati tra gli altri: l’ex assessore di Anzio Patrizio Placidi e gli imprenditori Rinaldo Donnini, Enrico Baccari e Stefano Ettorre. (Il Messaggero)
Operazione Touch Down a Cisterna, oggi i primi interrogatori di garanzia
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