Padre e figlio dispersi durante un’escursione sul Monte Lupone, sui Lepini: vengono ritrovati in piena notte, infreddoliti e terrorizzati, tra i fitti boschi del Comune di Roccamassima. Ieri pomeriggio la segnalazione di una donna di Salerno, che aveva perso i contatti con il marito 50enne ed il figlio di appena 5 anni, ha fatto mettere in moto la macchina dei soccorsi. I due si erano addentrati tra i Monti Lepini, in particolare sul Monte Lupone, tra i comuni di Montelanico e Segni, in provincia di Roma, dove avevano lasciato l’auto.

Per ore sono andare avanti le operazioni di ricerca, alle quali hanno partecipato carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco. Sono stati un sottufficiale della stazione dei Carabinieri di Cori, assieme ad un volontario del posto, ottimo conoscitore degli impervi sentieri, a ritrovare i due dispersi. Padre e figlio sono stati individuati in località Fossitella e portati in salvo.

Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Colleferro, in provincia di Roma, a dare avvio al “piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse”.

“L’attività di ricerca, diretta dalla Prefettura di Roma, – si legge nella nota dei Carabinieri – vedeva coinvolti numerosi uomini dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e della protezione civile i quali, senza sosta, si prodigavano per le ricerche di padre e figlio.

Il trascorrere del tempo, l’arrivo della sera, le basse temperature caratterizzate dal forte vento, ma soprattutto l’improvvisa perdita di contatti telefonici con l’uomo, iniziavano a far temere il peggio.

La ricerca vedeva coinvolti anche i militari della stazione carabinieri di Cori ed in particolare un sottufficiale, unitamente ad un volontario del posto risultato essere un ottimo conoscitore degli impervi sentieri dei monti lepini, si univano alla disperata operazione di ricerca, addentrandosi senza esitazione tra i fitti boschi del comune di Roccamassima ed in località Fossitella, nella notte, dopo diverse ore di ricerca, riuscivano ad individuare padre e figlio infreddoliti e terrorizzati, riuscendo così a portarli in salvo”.