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“Patto per il diritto allo Sport”: 11 associazioni sportive di Aprilia stilano un manifesto per denunciare lo stato degli impianti sportivi in città.

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“Patto per il diritto allo Sport”: 11 associazioni sportive dilettantistiche di Aprilia sottoscrivono una dichiarazione di intenti per cercare di superare la fase di emergenza sport in città, sollecitando l’Amministrazione Comunale ad intervenire per migliorare l’impiantistica sportiva comunale ed i relativi servizi, reperendo investimenti. Nel documento si evidenzia come gli spazi e gli impianti sportivi siano insufficienti per una città di quasi 80mila abitanti; le palestre scolastiche non sono regolamentari per molte discipline e gli impianti comunali risultano fatiscenti. “Una situazione – sottolineano le 11 associazioni – che di fatto lede il ‘diritto allo sport’ dei cittadini”.

Le SOCIETA’ FIRMATARIE del manifesto:

ASD Buenaonda Luciano Marzicola

ASD Europa Zhuravleva Trushkova

ASD Olympia Maurizio del Medico

ASD Pianeta Volley Aprilia Team Laura Marcon

ASD Samurai Basket Aprilia Elio Di Giacomo

ASD Virtus Basket Aprilia Roberto Lupelli

ASD Volley School Aprilia Michele Montenero

SSD Campus Aprilia Antonio Screpante

SSD Giò Volley Claudio Malfatti

ASD Paco Team Gina Palma

ASD Runforever Renzo Traballoni

MANIFESTO “EMERGENZA SPORT APRILIA”

“Le sottoscriventi associazioni sportive dilettantistiche, senza scopo di lucro, nelle figure dei loro presidenti, dopo aver intrapreso dal 2019 un percorso partecipativo tra Amministrazione Pubblica ed Associazionismo di Base finalizzato alla creazione di una rete inclusiva di associazioni sportive per la Città di Aprilia, nel comune intento di sviluppare lo sport di base ed assolvere ciascuna alla propria missione civile e sociale, hanno sottoscritto il 16 luglio 2020 la dichiarazione di intenti denominata:

PATTO PER IL DIRITTO ALLO SPORT: “Emergenza Sport Aprilia”, nel quale si sollecitava l’Amministrazione Comunale alle sfide ataviche dell’impiantistica sportiva comunale e dei relativi servizi, caratterizzata da:

• Spazi ed impianti sportivi insufficienti per una città di quasi 80.000 abitanti;

• Palestre scolastiche non regolamentari per molte discipline e prive di spazi per il pubblico;

• Impianti comunali fatiscenti (palloni, piscine, campi all’aperto, piste da atletica …)

• Assenza di servizi per la mobilità, verso l’impiantistica sportiva ed accoglienza per eventi;

Una situazione divenuta insostenibile, soprattutto se confrontata con le altre città limitrofe di popolazione inferiore alla nostra città;

Una situazione che di fatto lede il “diritto allo sport” dei cittadini: giovani, adulti ed anziani di Aprilia;

Una situazione che blocca sul nascere qualsiasi iniziativa, per l’impossibilità di accogliere, in spazi che non esistono, altri iscritti da avviare allo sport di base di Aprilia.

Una situazione che richiede investimenti importanti: comunali, provinciali, regionali, nazionali e fin anche europei se si avesse la capacità di progettare e sognare uno sport diverso, inclusivo, popolare anche per il nostro territorio.

Una situazione che chiama all’appello una Politica (dalla “P” maiuscola) in grado di scendere accanto, e non contro, alle associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro che, senza alcun fine economico, da decenni coltivano il sano ed il bello dello sport di base.

Questo appello è per tutte le forze che credono ancora che un’altra via è possibile per Aprilia, che attraverso la firma di questo manifesto scendono di nuovo in campo (come fanno ogni giorno) per ribadire che lo sport è possibile anche nella nostra città, per svolgere il proprio ruolo educativo, preventivo, aggregativo, sociale e sanitario che non ha eguali tra gli investimenti che ciascuno deve compiere per scommettere sul futuro di Aprilia.

Aprilia continua a tradire uno dei Principi Fondamentali della Carta Olimpica: “La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere le possibilità di praticare lo sport secondo le proprie esigenze e possibilità”. Ad Aprilia no, questo non è ancora possibile.

La realtà storica della nostra città continua a reiterare: una scarsa visione di politica per lo sport non in grado di aggregare le realtà economiche presenti sul nostro territorio.

La carenza di impiantistica sportiva e relativi servizi adeguata alle raggiunte dimensioni della città, danneggia sia le società sportive più grandi e strutturate, incapaci sempre di fare il “salto di qualità” verso i livelli regionali e nazionali dei rispettivi sport. Così come impedisce la crescita organica delle realtà più giovani, incapaci di trovare spazi di ampliamento ulteriore della base dei praticanti.

Un disastro sportivo completo.

Una opportunità sociale gettata alle ortiche in una città “giovane” per propria fisiologia. Serve un’azione pubblico-privata, verso quelle forze positive del territorio che possono offrire opportunità e garanzie necessarie per individuare, costruire o recuperare impianti sportivi per le discipline sportive presenti sul territorio.

Siamo dei cittadini impegnati. Siamo dei volontari dello sport che credono da sempre nella valenza sociale di questo tessuto di relazioni, di prevenzione, di supporto, di creazione anche di nuova economica di un mondo sano, culturale ed emotivo quale è lo sport di base. Siamo un elettorato significativo e potente, che non perdonerà di “distrarsi” ancora una volta. Non c’è più tempo, occorre agire”.

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