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Percettori di Reddito di cittadinanza a servizio della comunità di Sermoneta

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A Sermoneta chi percepisce il reddito di cittadinanza sarà al servizio della comunità. Da qualche giorno, otto percettori di reddito di cittadinanza stanno ricambiando il sostegno economico ricevuto impegnandosi con diligenza nelle attività dei Puc, “progetti utili alla collettività”. Prossimamente partiranno altri progetti arrivando a impiegare fino a 40 persone, contattate direttamente dal Centro per l’Impiego, in iniziative di pulizia e cura delle aree verdi e spazi pubblici del territorio comunale: Centro storico, Monticchio, Sermoneta Scalo, Pontenuovo-Carrara, Doganella, Tufette.

In particolare gli operatori si occuperanno della pulizia dei viali e relative aree, innaffiamento piante, piccoli lavori di manutenzione, custodia dei servizi igienici a servizio delle aree verdi del centro storico. I Puc sono programmi previsti dal Ministero nell’ambito del “Patto per l’inclusione sociale” destinati ai percettori del reddito di cittadinanza e non hanno alcun costo per il Comune. Si tratta di attività obbligatorie previste proprio dalla legge sul Reddito di cittadinanza e chi non accetta, se non ha valide motivazioni, rischia di perdere il sussidio.

“I benefici ricadono non solo sulla qualità sociale della vita dei percettori di reddito di cittadinanza, ma anche sulla nostra città con più persone che se ne prendono cura”, spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli. Sermoneta è uno dei pochi Comuni della provincia di Latina che ha attivato questo tipo di progetti.

Principio cardinale dei PUC è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili a attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo, pertanto le attività previste devono intendersi complementari, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte.

“Finalmente si va a realizzare un’iniziativa per la quale stiamo lavorando da tempo – spiega il delegato ai servizi sociali Alberto Battisti -. Il percorso non è stato semplice e gli uffici hanno dovuto fare i conti con una normativa non sempre snella e con complessi adempimenti burocratici. Si tratta di un progetto importante di restituzione alla comunità, attraverso interventi di pubblica utilità, di ciò che queste persone ricevono tramite contributo pubblico con il reddito di cittadinanza. È un modo per tenere curato e decoroso il nostro territorio, ma anche per supportare queste persone in un percorso di crescita personale e sociale. Ci tengo a ringraziare gli uffici e tutta l’amministrazione per il grande lavoro di squadra portato avanti, ma anche le stesse persone coinvolte nelle attività, che stanno dimostrando grande senso di appartenenza alla nostra comunità”.

 

 

 

 

 

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