Perseguitava e minacciava i genitori con continue richieste di denaro. Gli agenti della Questura di Latina, ieri, hanno allontanato un 40enne disoccupato di Terracina dalla casa familiare. Per lui è scattata una misura cautelare, con divieto di avvicinamento a meno di 200 metri e divieto di comunicazioni con le parti offese. In più occasioni la Polizia, su richiesta dei vicini di casa, era stata chiamata ad intervenire per i continui episodi di violenza e vessazioni commessi dall’uomo nei confronti dei suoi genitori. Il 40enne, in alcuni casi, era anche sceso in strada armato di martello, creando il panico tra i presenti.
“Il destinatario della Provvedimento –spiega in una nota la Questura di Latina – si è reso responsabile di continue vessazioni perpetrate nei confronti dei genitori conviventi. Lo stesso, che non svolge alcuna attività lavorativa, sottoponeva i genitori a continui maltrattamenti in famiglia avanzando richieste di denaro, la gran parte delle quali per consentirgli di mantenere un agiato tenore di vita compreso l’acquisto di sostanze stupefacenti di cui è abituale assuntore.
Più volte i suoi improvvisi raptus, acuiti dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, lo portavano a danneggiare mobili ed arredi presenti in casa oltre a sottoporre a comportamenti prevaricatori ed offensivi i propri genitori.
Le urla che provenivano da quell’abitazione creavano allarme sociale in tutto il vicinato che più volte inoltrava segnalazioni al centralino di soccorso pubblico “113”.
La Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina, nella ricostruzione dei numerosi casi di violenza registratisi, riscontrava la minimizzazione degli episodi da parte dei coniugi vittime del figlio, i quali probabilmente speravano che prima o poi le cose sarebbero migliorate. Purtroppo l’autore dei gravi fatti faceva registrare un acuirsi degli episodi in cui perdeva completamente il controllo: “vi spacco la testa, vi ammazzo, vi sotterro a tutti e due” e ancora “vi do fuoco, vi brucio vivi”; queste alcune delle gravi minacce proferite nei confronti dei genitori colpevoli di non assecondare le richieste del figlio o semplicemente in quanto utilizzati come valvola di sfogo.
Recentemente, all’apice di una delle sue innumerevoli aggressioni, l’uomo si armava di un grosso martello con il quale minacciava dapprima i genitori per poi scendere in strada creano panico tra i presenti.
Pertanto, al fine di scongiurare il grave pericolo di reiterazione di tali atti pregiudizievoli alle persone offese, il G.I.P. del Tribunale di Latina Dott. Pierpaolo Bortone, condividendo i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari avanzate dal Sost. Procuratore Dott. Marco Giancristofaro, disponeva nei confronti dell’indagato la misura cautelare in argomento”.