Il Piano Estate, varato dal Ministero dell’Istruzione il 27 aprile scorso, chiedeva agli istituti del territorio nazionale di rimanere aperti per permettere agli allievi il recupero delle competenze e il ritorno alla socialitĂ , due dimensioni fortemente condizionate dall’altalena di chiusure e ripartenze che ha investito il mondo scuola nell’epoca del Covid-19. L’appello del ministro Patrizio Bianchi è stato raccolto anche dall’Istituto Comprensivo Manfredini di Pontinia, che ha costruito un percorso didattico finalizzato all’imparare facendo, con l’obiettivo ultimo di favorire nei discenti le competenze di cittadinanza attiva, attraverso la definizione di due moduli di trenta ore, Arte e Sport, rivolti agli studenti della Scuola Secondaria di primo grado. Dal 28 giugno al 9 luglio scorso, 45 ragazzi e 8 docenti hanno dato vita ad un campus dedicato al teatro, al canto, al tennis tavolo, al calcio a 5 e al minitennis. Nelle tre ore quotidiane di attivitĂ , dal lunedì al venerdì, i partecipanti hanno condiviso gli spazi del plesso di Quartaccio per mettere in scena un musical – un rifacimento in chiave moderna dell’immortale capolavoro Rugantino di Garinei e Giovannini – e preparare le dimostrazioni e i tornei conclusivi degli sport praticati. La manifestazione finale, sotto un cielo stellato e alla presenza di un pubblico folto e caloroso, si è svolta a partire dal tardo pomeriggio ed è terminata con la consegna degli attestati di partecipazione ai discenti coinvolti. Significative le parole del sindaco di Pontinia, l’ingegner Carlo Medici, che ha sottolineato l’importanza di un progetto inclusivo – sul palco, dopo l’Inno di Mameli, è stato apprezzato un tipico ballo indiano che, in un trionfo di colori e atmosfere orientali, ha sancito una sorta di gemellaggio tra due etnie che convivono in modo armonico nella realtĂ scolastica di Quartaccio – e il ruolo della scuola come comunitĂ educante capace di coinvolgere e formare gli adolescenti, orientandoli al bello e al rispetto di sĂ© e degli altri. Visibilmente emozionato il Dirigente, la dottoressa Michela Zuccaro, che ha ringraziato tutti coloro che, a diverso titolo, hanno contribuito a vincere una scommessa che poteva inizialmente sembrare un azzardo. Parafrasando il titolo del progetto, Alla ricerca del tempo perduto, si può concludere affermando che i ragazzi di Quartaccio sono riusciti, almeno in parte, a riappropriarsene.
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