I lavoratori della Fiorucci di Pomezia ratificano l’accordo che scongiura 106 licenziamenti e la disdetta dei contratti integrativi, con 248 voti a favore e 163 contrari. La notizia è stata resa nota dal segretario regionale dell’Ugl Agroalimentare Lazio, Francesco La Rocca. Ricorso alla solidarietà al 35% e passaggio ad un nuovo premio di produttività variabile: il referendum ha chiamato i 485 dipendenti Fiorucci ad esprimersi sull’ipotesi d’accordo raggiunta il 21 marzo scorso, allo scadere della procedura di mobilità aperta dalla Fiorucci, presso la Regione Lazio, dopo mesi di trattative. “Ha vinto il senso di responsabilità. Gli operai della Fiorucci – ha sottolineato il sindacalista -, ancora una volta hanno dimostrato la propria disponibilità a compiere sacrifici in favore della competitività dell’azienda, da oltre un quinquennio in perdita”.
“Il ricorso alla solidarietà al 35% e il passaggio ad un nuovo premio di produttività variabile e al welfare aziendale – continua La Rocca – hanno il duplice obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro e di consentire l’azienda una consistente riduzione dei costi in favore dei promessi, e da tanto attesi, 2,5 milioni di euro di investimenti previsti per il prossimo triennio.”
“Dopo mesi col fiato sospeso, finalmente tutti gli operai possono tirare un sospiro di sollievo, consapevoli di aver fatto la propria parte per salvare il futuro dell’azienda. Adesso – conclude il segretario regionale dell’Ugl Agroalimentare Lazio – tocca ai vertici dell’azienda, di Campo Frio e di Sigma Alimentos tracciare la strategia per riportare la Fiorucci tra i maggiori competitor del settore”.