In un’atmosfera da classica ottobrata romana ha avuto luogo la Giornata di pulizia e conoscenza del Pigneto. Domenica scorsa l’Associazione Tyrrhenum di Pomezia si è occupata di ripulire questo bosco, ultima testimonianza accessibile a tutti di come era la nostra costa prima dell’abusivismo selvaggio.
“Tradizionalmente questa iniziativa è prevista a gennaio ma nel 2021, per la ormai stranota situazione sanitaria, – raccontano dall’associazione – siamo stati costretti a rimandare perché, all’inizio dell’anno, eravamo in zona arancione. E gli effetti della pandemia si sono riversati, indirettamente, anche sulla salute di questo spazio verde, in evidente stato di abbandono. Un passeggino nel fosso, tre motorini, materassi, centinaia di bottiglie di birra, batterie di auto, mascherine, resti di refurtive e molto altro ancora. Sarebbe lungo l’elenco di quanto è stato ritrovato e raccolto, differenziato e ripulito.
Eppure, con il contributo di tutti – scrivono – basterebbe così poco per tutelare gli ultimi angoli verdi del nostro territorio. Non è sufficiente richiedere l’intervento e il controllo delle istituzioni, è necessaria anche la partecipazione attiva dei cittadini. Questi piccoli polmoni verdi possono essere spazi di socialità e punti di riferimento per la comunità e potrebbero diventare dei siti di interesse turistico, dove poter organizzare eventi e manifestazioni, naturalmente senza mai perdere di vista la loro salvaguardia.
Comunque, non c’è stato solo il dovere ma anche il piacere. Durante la passeggiata, oltre alla caccia al rifiuto, con il biologo marino Mirko Baruffa (che ringraziamo per la disponibilità), abbiamo avuto modo di conoscere aneddoti e curiosità sulla flora e la fauna tipiche della macchia mediterranea”.