Vertenza Leonardo Pomezia. Per la UIL è da “Scongiurare la chiusura dello storico sito industriale”. “Sebbene al momento non si parli di esuberi – spiega una nota del sindacato – perché i lavoratori dovrebbero essere trasferiti in altre sedi tra Cisterna di Latina e Roma Tiburtina, il rischio della continuità occupazionale si abbatte invece sull’indotto della ristorazione, del settore delle pulizie e di quello della manutenzione. Tutto questo va a disegnare inoltre uno scenario inquietante dal quale si evince il continuo e costante depauperamento del tessuto industriale del territorio pomentino, che ha già visto negli anni passati numerose aziende lasciare quest’aria”.
La nota della UIL del Lazio e della sua categoria UILM
“Sciopero di otto ore e presidio in Regione Lazio. Prosegue così la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Leonardo Spa per evitare la chiusura dello storico stabilimento di Pomezia”. Lo dicono in una nota la UIL del Lazio e la sua categoria UILM.
“Siamo mobilitati è vicino alle donne e agli uomini che sono preoccupati per il loro futuro lavorativo – dicono Roberto Di Francesco e Francesco Fiorito, rispettivamente segretario regionale Uil Lazio e segretario generale della Uilm – Sebbene al momento non si parli di esuberi, perché i lavoratori dovrebbero essere trasferiti in altre sedi tra Cisterna di Latina e Roma Tiburtina, il rischio della continuità occupazionale si abbatte invece sull’indotto della ristorazione, del settore delle pulizie e di quello della manutenzione”.
“Stiamo parlando di centinaia di persone e di altrettante famiglie – concludono Di Francesco e Fiorito – che da un momento all’altro potrebbero restare senza una fonte di reddito necessaria per vivere. Tutto questo va a disegnare poi uno scenario inquietante dal quale si evince il continuo e costante depauperamento del tessuto industriale del territorio pomentino, che ha già visto negli anni passati numerose aziende lasciare quest’aria. E’ per questo che chiediamo alla Regione Lazio di intervenire presso i vertici della Leonardo in modo da scongiurare la chiusura di questo storico stabilimento”.