Pontina devastata: buche come crateri. Carro attrezzi in servizio permanente, automobilisti chini sulle ruote per cambiare gli pneumatici squarciati nelle buche, file indiane di vetture a velocità bassissima per evitare tragedie. Una situazione insostenibile, si chiedono per l’ennesima volta interventi urgenti alla Regione Lazio che aveva promesso uno stanziamento di 3 milioni di euro per la messa in sicurezza della 148. Le forti piogge hanno di nuovo mandato in panne una strada tra le più pericolose d’Europa che obbliga la Regione ad intervenire urgentemente.
“Chiederò che venga convocata un’audizione presso la commissione Lavori pubblici proprio sul tema della SS148 – dice Giuseppe Simeone, consigliere regionale di FI – “le forti piogge hanno letteralmente mandato in panne una strada tra le più pericolose d’Europa, per i pendolari è iniziata una vera e propria via Crucis -afferma Simeone- mi segnalano disagi nei pressi di Aprilia, ma anche tra Latina e Cisterna, soprattutto nei pressi di Borgo Montello. Prendo atto dello stanziamento di fondi per 5 milioni di euro previsto anche per le complanari della Pontina, sia direzione Latina che verso Roma. Ad ogni modo ritengo opportuna la convocazione di un’audizione in commissione Lavori pubblici. Voglio sapere come la Regione intende intervenire sul problema della manutenzione della Pontina. Non è la prima volta che si aprono delle buche sulla Statale, proprio un anno fa era scoppiata la prima emergenza. I pendolari sono costretti a destreggiarsi con code chilometriche per arrivare a Roma. Un viaggio di 70 chilometri ormai si trasforma in un’odissea quotidiana. E’ assurdo che le persone, lavoratori e studenti, per recarsi a Roma debbano rischiare la propria vita. Come pure è davvero inaccettabile lo stato della manutenzione della Flacca, della monti Lepini, e dell’Ausonia. Oggi in questa situazione viene costantemente messa a rischio la vita delle persone. Con tanto di danni economici per il tessuto sociale, dal momento che i rallentamenti causano ritardi incidenti sulle imprese. C’è un problema generale legato all’intera viabilità della provincia di Latina. Il crollo avvenuto a fine novembre sulla Mediana al km 97, vicino Terracina, non è altro che il risultato di una manutenzione ordinaria e straordinaria mai effettuata, di monitoraggi sul rischio idrogeologico mai compiuti. Come ben sappiamo la Pontina non è più da tempo una strada adeguata e fa fatica a supportare il flusso di traffico, soprattutto di mezzi pesanti che ogni giorno la contraddistingue. L’area di Terracina, rimasta isolata su tre fronti, dal litorale all’entroterra, e con conseguenze pesantissime (e in alcuni casi fatali) per il commercio e la piccola imprenditoria delle zone interessate. Si può contare solo sulle disastrate strade provinciali, le Migliare, o alcune strade secondarie. Aspetto poco rassicurante peraltro. E’ dei giorni scorso la pubblicazione di uno studio dell’Aci, che poneva la provincia di Latina ai vertici della graduatoria nazionale per incidenti mortali su strade extraurbane. C’è dunque una vera e propria emergenza e la Regione ha il dovere di intervenire su tutta l’area pontina. Da parte mia ci sarà una ‘marcatura’ stretta sul governatore e l’assessore, affinchè siano rispettati i tempi dei lavori di manutenzione sulla rete viaria di competenza”.