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Presentato il Rapporto “Amministratori sotto tiro”: il Lazio è la sesta regione con il maggior numero di minacce

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In dieci anni di raccolta dati Avviso Pubblico ha censito su tutto il territorio nazionale 4.309 casi di minaccia e aggressione nei confronti di amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione, una media di 36 intimidazioni al mese, una ogni 20 ore.

È quanto emerge dal 10° Rapporto “Amministratori sotto tiro”, presentato questa mattina, giovedì 4 novembre 2021, in diretta streaming sui canali social di Avviso Pubblico, alla presenza del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Il Lazio è la sesta regione a livello nazionale con il maggior numero di intimidazioni negli ultimi 10 anni (2011-2020) con un totale di 249 intimidazioni.

Sono invece 465 gli atti intimidatori a livello nazionale nel corso dell’anno 2020 censiti da Avviso Pubblico nel X° Rapporto Amministratori sotto tiro di cui 36 nel Lazio. Roma con 20 intimidazioni nel 2020 è il territorio dove fare l’amministratore locale è più rischioso, dopo Napoli e Salerno.

Nel dettaglio

Sono  465  gli  atti  intimidatori,  di  minaccia  e  violenza  rivolti  nel  2020  contro  sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali,  dipendenti della Pubblica Amministrazione (-17% rispetto al 2019, quando furono  559), registrati da Avviso Pubblico attraverso il monitoraggio delle notizie di stampa  locali e nazionali, delle interrogazioni parlamentari e raccogliendo le segnalazioni dei propri coordinamenti territoriali. Una media di 9 intimidazioni a settimana, una  minaccia ogni 19 ore.

LA CAMPANIA CONFERMA IL PRIMATO
LOMBARDIA E LAZIO TERRITORI PIU’ COLPITI
AL NORD E AL CENTRO

Per il quarto anno consecutivo è la Campania a far registrare il maggior numero di intimidazioni a livello nazionale, con 85 casi censiti (furono 92 nel 2019). Seguono appaiate Puglia e Sicilia con 55 atti intimidatori, che fanno segnare un evidente calo rispetto al 2019, rispettivamente del 23 e del 17 per cento. In discesa anche la Calabria (38 casi rispetto ai 53 del 2019), che prosegue un trend iniziato da alcuni anni. La Lombardia si conferma la regione più colpita del Nord Italia (37 casi, nove in meno del 2019), seguita dal Lazio (36 casi, stabile). Chiudono le prime 10 posizioni Veneto (30 casi, uno dei pochi territori in aumento), Emilia-Romagna
(25), Toscana (23) e Sardegna (21).

Conferme anche a livello provinciale: il territorio più colpito si conferma Napoli con 46 casi, con un incremento del 12% rispetto al 2019. Seguono Salerno (21 casi),
Roma (20), Milano e Foggia (16), Cosenza (15), Padova e Lecce (14), Bari e Messina (13).

 

 

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