Processo “Alba Pontina”: condanne complessive a 64anni per gli 8 imputati. Il Tribunale di Latina, ieri, ha emesso la sentenza di primo grado condannando otto componenti del clan Di Silvio, coinvolti nell’inchiesta della DDA che nel giugno del 2018 portò all’arresto di 17 persone per traffico di droga ed estorsioni in danno di commercianti e professionisti di Latina, con l’aggravante del metodo mafioso. La condanna più alta, 24 anni e due mesi, è stata inflitta al capofamiglia, Armando Lallà Di Silvio. La moglie, Sabina De Rosa, è stata condannata a 15 anni e 3 mesi.
Il Tribunale ha riconosciuto al Comune di Latina, che insieme alla Regione Lazio si era costituito parte civile, un risarcimento di 40mila euro.
“Utilizzeremo questa somma per progetti utili alla collettività. – ha commentato il Sindaco, Damiano Coletta – La sentenza che ha confermato il reato di associazione mafiosa per il clan Di Silvio – ha aggiunto – è un passaggio fondamentale nel percorso di legalità che la nostra città ha intrapreso ormai da tempo e che ha sempre rappresentato per questa Amministrazione una priorità”.
“È una grande soddisfazione per tutti noi ma soprattutto per l’intera comunità di Latina – ha concluso Coletta – che mi onoro di rappresentare. Utilizzeremo questa somma per progetti che riguardano il Bene Comune”.