Pulizia di fossi e lotti incolti, a Sermoneta, in vista dell’arrivo dell’estate, scatta l’ordinanza contro il rischio incendi. Chi non dovesse adempiere entro il 23 maggio prossimo – giorno ultimo previsto nell’ordinanza – rischia una sanzione fino a 500 euro. Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha già avviato la pulizia dei parchi e dei beni di proprietà comunale, intimando anche agli enti sovracomunali (Provincia, Consorzio di Bonifica e Consorzio Industriale) di provvedere alle operazioni di manutenzione delle aree di loro pertinenza.
“Con l’approssimarsi dell’estate, la crescita incontrollata della vegetazione aumenta il rischio di incendi di aree incolte nonché problemi di ostruzione di fossi e canali atti per il deflusso delle acque, oltre al fatto che l’erba incolta rende i terreni un ambiente favorevole alla proliferazione di insetti e animali nocivi per la salute e la sicurezza dell’uomo e aumenta il rischio di incendio lungo le strade comunali e vicinali.
Nel territorio comunale – si nelle nella nota del Comune – vi sono molte aree, di proprietà privata, i cui possessori non hanno ancora provveduto a effettuare il taglio delle erbe infestanti. Per questo, come ogni anno, il responsabile dell’area tecnica comunale Arch. Riccardo Ianiri ha firmato l’ordinanza n. 1/2022 con la quale, “vista la situazione di grave e reale pericolo costituita dalla presenza delle erbacce, non solo dal punto di vista sanitario ma anche per la circolazione veicolare”, ha inteso “obbligare i proprietari ad assicurare la costante manutenzione dei terreni in stato di abbandono e delle aree libere in stato di degrado al fine di risolvere le problematiche igienico-sanitarie, oltre a prevenire possibili focolai di incendio ed assicurare condizioni di decoro all’intero territorio comunale”.
L’ordinanza è stata emessa “al fine di prevenire una situazione di pericolosità per la salute della collettività locale”.
Tante le tipologie di intervento contemplate nell’ordinanza: il taglio dell’erba e la rimozione dei rifiuti nei terreni privati posti frontalmente alle strade comunali, la regolazione delle siepi, il taglio di rovi e rami delle alberature, la pulizia dei fossi interpoderali e dei canali di scolo delle acque meteoriche anche superficiali.
In particolare ai frontisti confinanti con le strade comunali, vicinali ed interpoderali, si chiede di provvedere “allo sfalcio ed alla eliminazione della vegetazione in prossimità di curve ed incroci per garantire la necessaria visibilità stradale; alla pulizia ed all’espurgo dei fossi di scolo e di irrigazione privati in modo da garantire il libero deflusso delle acque; all’espurgo dei fossi sotto i ponticelli”. E’ fatto assoluto divieto di procedere alla pulizia dei fossi attraverso l’incendio della vegetazione;
Infine, tutti i conducenti dei mezzi agricoli, devono “effettuare una accurata pulizia dei mezzi ed attrezzi prima di immettersi su strade comunali, al fine di evitare il deposito di zolle di terreno od altro sulle sedi stradali, che potrebbero essere causa di spiacevoli incidenti”.
Chi non dovesse adempiere entro il 23 maggio, giorno ultimo previsto nell’ordinanza, rischia una sanzione fino a 500 euro.