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Quasi un milione di euro dalla Regione per il progetto “L’anfiteatro dei Monti Lepini: il cuore di Ninfa” della Fondazione Caetani.

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Via libera della Regione Lazio al progetto “L’anfiteatro dei Monti Lepini: il cuore di Ninfa” della Fondazione Roffredo Caetani: la Pisana ha stanziato un finanziamento di 985mila euro. E’ previsto, inoltre, un cofinanziamento dei partner per un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro. L’obiettivo del progetto è quello di realizzare, assieme ai Comuni dei Lepini che circondano il Giardino di Ninfa – vale e dire Cori, Norma, Sermoneta e Rocca Massima – dei percorsi virtuali e nuove tecnologie per raccontare le bellezze del territorio.

L’iniziativa, nata nel 2018 e il cui iter legato alla valutazione progettuale si è concluso in questi giorni, vede come capofila la Fondazione Roffredo Caetani in partnership con i Comuni di Sermoneta, Norma, Cori e Rocca Massima.

Obiettivo: integrare nel circuito turistico del Giardino di Ninfa interventi immateriali di riqualificazione sui principali luoghi della cultura esistenti in questa porzione di territorio. Al centro dell’iniziativa l’area archeologica di Norba e il relativo museo del Comune di Norma, il Museo della Città e del Territorio di Cori, la Chiesa di San Michele Arcangelo di Sermoneta, il Castello Caetani di Sermoneta e il potenziale attrattivo dell’area di Rocca Massima che rientra appieno nel circuito turistico di questa porzione di territorio anche per la presenza del Flyng in the sky. La partnership punta a portare a sistema una serie di potenzialità di offerte turistiche già esistenti nel territorio dei Lepini, oggi non sufficientemente percepite e fruite dai turisti, creando appunto un Museo diffuso come perfetta sintesi tra archeologia, arte, natura e storia. Tutto questo partendo dal Giardino di Ninfa, epicentro del maggiore circuito turistico esistente nel territorio, come volano che coinvolgerà i comuni che fanno parte dell’iniziativa. Le scelte tecnologiche sono state guidate dall’obiettivo di coinvolgere il visitatore, anche fisicamente, attraverso la simulazione di situazioni esperenziali immersive, dove avrà la percezione di entrare completamente nelle ricostruzioni virtuali, rimanendone avvolto e catturato. Tutto per una esperienza indimenticabile da raccontare per promuovere il territorio.

Nel dettaglio a Sermoneta è previsto un progetto di rafforzamento della capacità di promuovere in maniera innovativa la visita al Castello Caetani e alla Chiesa di San Michele Arcangelo ed al Museo delle Mura, apportando modelli tecnologici innovativi, realtà aumentata e promozione territoriale tramite la piattaforma comune. A Cori verranno rafforzate le aree del Museo della Città e del Territorio attraverso l’allestimento di percorsi multimediali con realtà aumentata, nonché la ricostruzione di momenti storici dedicati al volo attraverso la storia del celebre progettista Alessandro Marchetti, nato a Cori nel 1884.

A Norma verrà realizzato un Parco archeologico, con annesso un Polo archeologico didattico multimediale, adatto a gruppi di scolaresche ma anche dedicato a famiglie e gruppi di adolescenti. Questi luoghi della cultura avranno un unico denominatore: guidare i turisti alla scoperta della bellezza del territorio stupendoli con effetti speciali, con l’obiettivo di costruire una maggiore consapevolezza dei luoghi che è uno dei punti chiave del progetto e determinante per aumentare la presenza sia in termini quantitativi che qualitativi. Resta fondamentale l’obiettivo di prolungare la presenza dei turisti e questo si raggiunge solo offrendo nuove opportunità che, in base alla visione generale, debbono essere concentrate sui due elementi salienti dell’intera impalcatura progettuale: aumentare la conoscenza dei luoghi; costruire una percezione esperienziale inclusiva. Il tutto sfruttando anche il potenziale attrattivo di Rocca Massima, delle sue bellezze e i flussi di presenze determinati dal Fly in the sky.

“Questo progetto è ambizioso perché, oltre gli aspetti tecnici, si pone come obiettivo principale quello di creare una rete che sfrutti le potenzialità enormi del Giardino di Ninfa e dei flussi turistici ad esso collegati”, spiega il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Massimo Amodio. “Sono felice – aggiunge il presidente Amodio -, e di questo devo ringraziare il mio predecessore, ossia l’ex presidente Tommaso Agnoni che ha dato il via al progetto fin dai primi mesi dal suo insediamento, che la Fondazione Roffredo Caetani sia al centro di un progetto di valorizzazione territoriale che finalmente, come è stato in pochissimi altri casi, cerca di fare rete mettendo insieme in un’unica partnership, diversi enti di questo territorio. L’ubicazione naturale del Giardino di Ninfa, il flusso di visitatori che ogni anno restano incantati dalla sua bellezza ed in parte dalla meraviglia rappresentata anche dal Castello Caetani di Sermoneta, avranno nel prossimo futuro moltissimi elementi in più e, soprattutto collegati tra loro, per restare su questo territorio e sceglierlo come meta turistica di cui godere per più giorni ed anche in diversi periodi dell’anno”. “Alle considerazioni fatte dal presidente Amodio – sottolinea l’ex presidente Tommaso Agnoni – voglio aggiungere i miei ringraziamenti alla Regione Lazio, alle amministrazioni locali che hanno lavorato a questa iniziativa e alla segreteria generale della Fondazione che è stata, come sempre, elemento essenziale di raccordo per un lavoro, che grazie a questo finanziamento, è appena cominciato e di cui speriamo di vedere presto i frutti”.

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