Questo sabato mattina alle 10.00 a Paliano i funerali del 21enne Willy Monteiro Duarte. “ll rito funebre, presieduto da Monsignor Mauro Parmeggiani, – rende noto il sindaco, Domenico Alfieri – si terrà al Campo Sportivo Comunale Piergiorgio Tintisona, in via Palianese Sud. Questa mattina il primo cittadino ha partecipato in Questura, a Frosinone, al tavolo tecnico per l’organizzazione delle esequie. “Effettuare opere di bene al posto di omaggi floreali e, per chi lo desiderasse, di partecipare al funerale indossando una maglia o una camicia bianca, come simbolo di purezza e gioventù”. E’ l’invito della famiglia di Willy” ha spiegato il Sindaco. Nel rispetto del volere della famiglia, sarà vietato l’ingresso alle telecamere ed ogni tipo di ripresa, anche attraverso smartphone, tablet e dispositivi simili.
“La cerimonia sarà esclusivamente un momento di raccoglimento, riflessione e preghiera comune. – ha aggiunto Alfieri in un lungo post sulla sua pagina Facebook – Dobbiamo essere tutti estremamente responsabili. Seguiamo le indicazioni, rispettiamo le distanze, utilizziamo obbligatoriamente la mascherina. Rendiamo onore al nostro amato Willy con coscienza, riserbo e compostezza, nel momento più difficile di questa immensa tragedia”.
Intanto sul fronte delle indagini potrebbero arrivare presto nuove iscrizioni nel registro degli indagati. L’attività di indagine dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Velletri, prosegue in queste ore con l’ascolto di altre persone presenti la notte tra sabato e domenica scorsa a Colleferro e che avrebbero avuto un ruolo nella rissa. Al momento il procedimento resta rubricato come concorso in omicidio preterintenzionale ma alla luce delle testimonianze raccolte il capo di imputazione potrebbe aggravarsi in omicidio volontario.
Sono tanti gli aspetti da chiarire, i lati oscuri dell’aggressione che ha portato alla morte di Willy Monteiro Duarte. Il primo, il principale, è la discordanza tra le versioni rese negli interrogatori dai quattro ragazzi arrestati con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Da una parte, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli, che si sono detti estranei al pestaggio: davanti al Gip hanno riferito di essere intervenuti per dividere chi stava litigando, di avere dato a Willy una spinta e nulla più. Dall’altra Francesco Belleggia, presente al momento del primo litigio tra due gruppi di giovani all’esterno del locale di Colleferro. E’ stato anche lui, leggendo l’ordinanza di convalida dell’arresto firmata dal gip Giuseppe Boccarrato, a tirare in ballo i due Bianchi e Pincarelli per i colpi inferti alla vittima e a un suo amico.
Una ricostruzione coerente con quelle fatte da altri ragazzi sentiti dagli inquirenti che, da quanto si apprende, la difesa dei tre arrestati rimasti in carcere cercherà di contraddire attraverso il racconto di testimoni che dicono di avere assistito a una scena diversa: i nomi sono stati già consegnati al pm di Velletri, Luigi Paoletti, che dovrebbe acquisire le testimonianze nelle prossime ore.
Sono testimonianze sulle quali i difensori dei tre puntano perché metterebbero in discussione anche altri aspetti su cui non c’è ancora chiarezza: dal numero delle persone presenti a bordo del Suv sul quale viaggiavano i fratelli Bianchi alle responsabilità individuali degli arrestati.
Dalla difesa dei fratelli Bianchi e di Pincarelli al momento prevale il silenzio: una scelta nel rispetto di indagini che non sono ancora concluse e un tentativo di non surriscaldare ancora di più un clima sui social già incandescente dopo le minacce e gli insulti ricevuti anche dai legali.