Respinto il ricorso di 3 dei sei arrestati per la rapina ai proprietari del Golf Club di Aprilia, i coniugi Lanza. Ora le loro condanne diventano definitive. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile quanto richiesto da Romolo Esposito, 72 anni, il nipote Argentino Esposito, 38 anni e Redzep Bajrami, 36 anni, originario della Macedonia. I tre vennero giudicati con rito abbreviato. Erano stati condannati – dal gup Mario La Rosa del tribunale di Latina in Corte d’Appello – per rapina aggravata, sequestro di persona e incendio in concorso, ottenendo lo sconto di un terzo della pena. Avevano tentato di richiedere il riconoscimento delle attenuanti generiche, ma la Cassazione ha detto “no”. Le condanne in primo grado furono: 5 anni per Romolo Esposito, 4 anni e 5 mesi per il nipote Argentino Esposito, entrambi residenti a Vetralla, e 4 anni e 5 mesi per Renzep Bajrami, residente a Montefiascone. Poi la Corte di Appello di Roma nel prendere atto dell’accordo raggiunto dagli imputati, con la rinuncia ai motivi di impugnazione della sentenza di primo grado, aveva ristabilito le pene: 4 anni e 2 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa per Romolo Esposito; 3 anni e 8 mesi di reclusione, più 900 euro di multa ciascuno, per Argentino Esposito e Fajarami Redzep. Sostituzione per Romolo Esposito della pena accessoria della interdizione perpetua dai pubblici con quella della interdizione temporanea e revoca della interdizione legale. Romolo Esposito, di origini rom, è noto anche per il coinvolgimento nell’operazione “Lions” per spaccio, usura e ricettazione. La rapina agli imprenditori Paolo Lanza e Marina Tugnoli avvenne l’11 luglio 2020, prese di mira il Golf Club di Aprilia e l’abitazione ai Parioli. La coppia venne legata, la donna venne addirittura malmenata da uno dei rapinatori. In azione 6 persone, tra loro anche la talpa, il custode del Golf Club che nel corso delle indagini, nel 2021, si suicidò. Era il punto di riferimento della banda per portare a termine un colpo ben studiato. L’uomo dello Sri Lanka, Supun Dawatage, si uccise durante una perquisizione dei carabinieri avvenuta il 9 marzo del 2021 ed effettuata nel luogo della rapina. Furono poi i carabinieri del Reparto Territoriale – con l’ausilio dei militari di Viterbo – a portare a termine l’operazione “Oasi” che arrivò, nel novembre del 2021, ad arrestare i membri del sodalizio. Il sodalizio, secondo quanto appurato dai carabinieri, era specializzato in rapine in villa con metodi efferati. Il gruppo infatti una volta entrato nel Golf Club ad Aprilia, tutti travisati al volto e armati di coltelli, immobilizzarono le vittime e si impossessarono di alcune armi e di due auto, nonché delle chiavi dell’abitazione romana ai Parioli della coppia. Da quella casa portarono via 7mila euro in contanti. Al momento il processo per gli altri uomini della banda prosegue presso il Tribunale di Latina col giudizio ordinario.