La Rete dei Cittadini per Aprilia non si ritiene soddisfatta dell’incontro pubblico svoltosi il 26 febbraio scorso con l’assessore regionale all’ambiente Valeriani. A sostenerlo è direttamente il segretario Gianluca Fanucci.
“Pur riconoscendo alle nuove linee guida un taglio nuovo e più vicino alle direttive europee e alle nostre battaglie di sempre, pensavamo di ricevere risposte più positive riguardo la salvaguardia del nostro territorio. In particolare abbiamo chiesto un impegno politico a stabilire un principio di equità nella pianificazione di nuovi impianti e degli ampliamenti degli esistenti. Infatti nelle linee guida la Regione stabilisce due principi che nel caso del nostro territorio rischiano di essere altamente penalizzanti: da un lato parlando degli impianti di TMB ( trattamento meccanico biologico del secco residuo, il vecchio indifferenziato) afferma che un territorio può (che con il problema dell’emergenza di Roma diventa un “deve” ) sopperire alle carenze di altri ATO, dall’altro lato però sul versante discariche afferma che ogni ATO debba essere autonomo e cioè che la nostra provincia debba dotarsi di una discarica. Riteniamo questo doppio trattamento un assurdo, soprattutto alla luce dei risultati eccellenti che la nostra città sta portando in termini di quantità e qualità della raccolta differenziata. La nostra richiesta era dunque un impegno da parte della Regione a impedire nuove discariche sul nostro territorio.
Ma da parte dell’assessore Valeriani non è pervenuta una risposta soddisfacente a riguardo. Vogliamo evidenziare che nel piano si punti solo sulla percentuale della Raccolta Differenziata e non sull’ effettiva quantità di riciclaggio, obiettivo della UE secondo solo alla riduzione dei rifiuti. La Rete dei cittadini è anche molto scettica riguardo le scelte impiantistiche e degli investimenti pubblici che puntano a soluzioni come il biogas e il Compound di Colleferro ( impianto che per recuperare poco o nulla produce rifiuti da altri rifiuti).
Abbiamo poi ricordato che il comune di Aprilia negli anni ha chiesto più volte una regolamentazione seria delle emissioni odorigene che rendono la vita impossibile alle popolazioni vicine agli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, auspicando che questa sia l’occasione giusta per portare tale discussione nella relativa commissione regionale.
Abbiamo chiesto che i comuni vengano supportati nella indispensabile operazione di controllo del territorio soprattutto nel periodo che seguirà l’ avvio della tariffa puntuale per evitare il perpetrarsi di episodi di abbandono o di combustione dei rifiuti da parte di chi cerca di eludere il proprio dovere e pagare tariffe minori. Suggeriamo di agevolare l’uso e la diffusione di compostiere di prossimità e l’ autocompostaggio, la promozione di buone pratiche che minimizzano l’ usa e getta, di incentivare la plastica seconda vita, semplificare le normative e incentivare i comuni e le associazioni di volontariato che si occupano di spreco alimentare, estendere la possibilità del riempibile e riutilizzabile, agevolare i supermercati a imballaggi zero e proponiamo inoltre altre azioni per l’economia circolare.
Molti di questi punti sono contenuti nel documento che abbiamo consegnato nelle mani dell’assessore regionale Valeriani, ora auspichiamo che tali proposte vengano recepite nel piano regionale dei rifiuti per il bene della nostra Regione e della nostra città”.
Rifiuti ad Aprilia, “Da Regione chiediamo impegno per il no a nuove discriche”
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