“La decisione di inviare 40mila tonnellate di rifiuti dal Comune di Roma ad Aprilia nello stabilimento della Rida Ambiente è una notizia che mi indigna ma non mi sorprende; forse solo gli ingenui potevano sperare che dopo il no momentaneo della Regione Lazio la nostra città potesse tirare un sospiro di sollievo sul tema ambientale, anzi sull’allarme ambientale perché di questo si tratta”. A parlare è la consigliera comunale di Primavera Apriliana, Carmen Porcelli.
“Aprilia non rischia di diventare la pattumiera del Lazio, Aprilia si candida a diventarlo – afferma Carmen Porcelli – perché ha tutte le carte in regola per esserlo. Ricordo che la discarica di La Cogna avrebbe potuto essere utile in situazioni di emergenza. Come mai molti lo scoprono solo in campagna elettorale? Sono stata indagata dalla Procura della Repubblica per aver portato a conoscenza i legami tra Altissimi e Terra, oggi tutti si indignano».
“Dire la nostra città ha già dato è una reazione pilatesca, che esonera la politica dalle sue responsabilità – scrive Carmen Porcelli – mentre la città continua a dare a causa degli errori commessi dall’attuale maggioranza politica che nel 2012, nel silenzio più assordante, ha conferito all’imprenditore di via Valcamonica una variante edilizia per espandere la sua attività, facendola diventare un polo di riferimento per lo smaltimento nella regione. Al grido di “ce lo chiede la regione”, chissà poi perché lo chiede la regione lo chiede sempre ad Aprilia, i nostri amministratori non si fanno mai trovare impreparati e poi ci stupiamo se è la città a farne le spese”.
“Dopo aver portato allo scoperto l’esistenza di un legame al di sopra di un rapporto di amicizia tra l’imprenditore della Rida Ambiente e il sindaco Terra, facendo pubblicare al primo cittadino l’estratto conto dal quale risultava il versamento da parte dell’imprenditore di diecimila euro avvenuto in campagna elettorale, ho messo nero su bianco nel consiglio comunale convocato per fare chiarezza di quei contributi tutti i trattamenti di favore concessi all’azienda, che non ha ottenuto permessi o concessioni violando la legge sia bene inteso, ma con una tempistica e una facilitazione che fa riflettere (vorrei ricordare i tempi per ottenere il certificato di destinazione urbanistica per poter realizzare la discarica a La Gogna, dodici giorni a fronte dei sei mesi di media che occorrono ad un normale cittadino).
In quell’occasione – prosegue Carmen Porcelli – descrissi molto bene le dichiarazioni del sindaco Terra e dell’attuale vicesindaco Gabriele quando nel novembre del 2012 fu concessa la variante a Rida: il sindaco annunciò che ci sarebbe stata un’emergenza rifiuti e che “ne avremo viste delle belle”, mentre secondo il vicesindaco contro l’ampliamento della Rida “ci si inalberava per nulla”. Eccoci alla resa dei conti: ne stiamo vedendo delle belle, nonostante ci inalberavamo per nulla! E lor signori vorrebbero candidarsi a gestire la città? Ma per favore. Questa classe politica, compresi coloro che hanno taciuto consentendo che accadesse tutto ciò, sono i soli ed unici responsabili”.
Infine il consigliere comunale di Primavera Apriliana interviene su alcune dichiarazioni diramate a seguito della notizia dell’accordo con il Comune di Roma per smaltire i rifiuti nel sito in località Sacida a Campoverde: “Leggo da parte di abituali profittatori del lavoro altrui, che avrebbero denunciato l’esistenza di legami tra Terra e Altissimi.
Da quanto ne so, e sa la città di Aprilia, è stata Carmen Porcelli la sottoscritta a rischiare in prima persona per sventare il pericolo di veder realizzata una discarica. Ho fatto affiggere manifesti, ho portato questa vicenda in ogni luogo al quale avevo accesso perché ci fosse la tensione giusta per evitare uno scempio e non consento a nessuno di prendersi meriti che non ha, soprattutto da parte di chi non è stato capace di presentarsi in regione in conferenza dei servizi a dire no alla discarica di La Gogna.
A seguito della mia campagna di trasparenza per portare a conoscenza di tutti i legami tra Terra e Altissimi sono stata anche indagata, sono indagata per aver detto la verità. Lo rifarei anche oggi, rifarei tutto per impedire la realizzazione della discarica ad Aprilia ma mi chiedo come mai sono stata indagata io e non questi sedicenti rivoluzionari da tastiera. Li invito – conclude il capogruppo di Primavera Apriliana – a non cadere nel ridicolo e di avere la decenza di non cercare di appropriarsi di meriti che non gli appartengono”.