Un consiglio comunale straordinario sulla gravissima vicenda che ha portato ai 22 arresti di questi giorni per gli sversamenti di sostanze tossiche ed inquinanti nell’invaso di Via del Tufetto con gravi conseguenze per l’intera comunità apriliana e le sue generazioni future. E’ quanto chiedono i consiglieri del Pd Giovannini, Tomassetti e il segretario Mammucari.
In primo luogo il Partito Democratico di Aprilia esprime un plauso e un grazie agli organi inquirenti e alle forze dell’ordine capitanante dall’Ispettore Massimo Corradini che hanno consentito di far emergere l’attività delittuosa commessa a danno della nostra città che da un anno vedeva lo stoccaggio di sostanze pericolosissime in un ex cava dismessa.
Molti gli aspetti che si dovranno chiarire in queste ore e soprattutto importanti sono le decisioni che dovranno essere adottate per eliminare l’inquinamento causato dall’inserimento del sito nell’elenco dei siti di interesse nazionale per quanto riguarda le operazioni di bonifica, gli enti coinvolti nel finanziamento dell’intervento, gli strumenti da porre in essere per evitare che in futuro si possano verificare episodi analoghi e molto altro all’interno di una discussione che dovrà vedere tutte le forze politiche unite per tutelare il benessere dalla nostra città.
La presenza di discariche inquinanti è stata denunciata da anni nel nostro territorio e la recente scoperta deve spingerci a trovare le soluzioni adeguate per avviare un serio risanamento del territorio apriliano compromesso da una serie di attività illecite che ha visto stoccare ingenti quantità di materiali pericolosi facendo di Aprilia una nuova terra dei fuochi. Inoltre, il consiglio comunale straordinario dovrà essere la sede per verificare le possibili ricadute in termini di malattie oncologiche che l’inquinamento causato potrà avere in futuro ed in caso positivo quali azioni da attivare immediatamente per evitare le conseguenze negative.
Il Partito Democratico di Aprilia chiede a gran voce la convocazione di un consiglio comunale aperto all’apporto dell’autorità giudiziaria e medica per porre rimedio ad una delle ferite più laceranti inferte alla nostra città
