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Riflettori accesi a Velletri per la Mostra dedicata a Juana Romani

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Riflettori accesi a Velletri per la Mostra Internazionale dedicata a Juana Romani, che si chiuderà questa domenica nella splendida Sala degli Affreschi della Casa delle Culture e della Musica. In esposizione i quadri dedicati alla modella e pittrice nella Parigi di fine secolo.

Una piccola italiana (“Le petite italienne”), esile di corporatura ma grande di personalità, nata a Velletri nel 1867, volata in Francia per fare prima la modella e poi la pittrice nella Parigi di fine secolo. A distanza di un secolo ha vinto la sua “sfida” tornando nell’urbe veliterna tanto amata dall’artista. Carolina Carlesimo, nome di battesimo della pittrice Juana Romani, visse tra l’Italia e la Francia e la sua esistenza, di successi e travagli, terminò nel 1923 dopo quasi venti anni di internamento. I suoi rapporti con Velletri non potevano, nel centocinquantesimo anniversario della nascita di Juana, che consolidarsi e ripartire da una Mostra internazionale curata nei minimi dettagli da Gabriele Romani, Alessandra De Angelis e Marco Nocca. Un lavoro di squadra che vede tante forze in campo per un’esposizione unica nel suo genere e composta da quadri di rara bellezza, due busti, tanti documenti, copertine di giornali d’epoca e pannelli informativi dettagliati. La prima impressione, entrando nella Sala degli Affreschi, è quella di trovarsi di fronte ad uno spicchio di capitale, dove le mostre di qualità sono di casa. Ma Juana era di Velletri e Velletri aveva il dovere e l’onore di ospitare il suo ritorno. Già superati i duecento visitatori, nonostante il periodo natalizio, e un ospite d’eccezione ha voluto osservare da vicino la mostra proprio alla vigilia: il critico d’arte Vittorio Sgarbi, infatti, ha visitato la Casa delle Culture e della Musica di Velletri guidato da Gabriele Romani, Alessandra De Angelis e Marco Nocca, mostrando vivo apprezzamento per l’esposizione e approcciandosi alle opere di Juana con il suo occhio competente di studioso. La Mostra anche nei giorni successivi all’inaugurazione ha continuato ad attrarre gente, curiosa di vedere chi è, cosa ha dipinto e quale sia il volto di questa piccola grande donna. È il giusto coronamento di un lavoro di ricerca e recupero della memoria artistica di Juana Romani, a seguito di un progetto elaborato, supportato da tanti volontari, diversi sponsor e naturalmente dagli enti promotori (Accademia di Belle Arti, Comune di Velletri, Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri). In questi giorni di festa, dunque, si aggiunge la soddisfazione di vedere Velletri protagonista, grazie all’arte di una sua figlia e ad un’organizzazione magistrale, di un palcoscenico internazionale, con la speranza che eventi di questa portata diventino sempre più “un’abitudine” per la nostra città. Anche se alla cultura e ai suoi doni, termine – quest’ultimo – inflazionato nel clima natalizio, non ci si può abituare mai.

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